Mostra alle Terme di Diocleziano per l'Accademia di Moda Maiani ispirata al romanzo di Giulio Verne, Il giro del mondo in 80 giorni, che per gli allievi dell'istituto è diventato, Il giro del mondo in 80 abiti.
Nell'Aula ottagonale delle Terme di Diocleziano ex Planetario la moda diventa un'espressione universale di emozioni e capacità stilistiche attinte dalla storia e dalle tradizioni di tutti i popoli. Gli allievi dell'Accademia percorrono un avventuroso viaggio che racconta un archivio storico di venti anni, un cammino immaginario attraverso i linguaggi della moda, diversi per culture e usanze ma simili nel messaggio d'incontro e confronto. E' sufficiente un colore, un dettaglio, un ricordo, per iniziare il viaggio e scoprire che la moda è sempre stata e sempre sarà parte integrante dell'evoluzione del costume.
Si parte dalla vecchia Inghilterra, terra di regalità e trasgressione, di rock star e regine. Questi personaggi indossano giacche dal collo asimmetrico o body tattoo old school in plastica e organza ed enorme collo elisabettiano in rete metallica chiuso da un uccello in plexiglas. La Cina offre lacche rosse e nere solcate da segni grafici con i suoi abiti dalla linea essenziale valorizzati da decori stilizzati, il Giappone l'eleganza della sua tradizione interpretata in chiave globale rivisitando l'immagine della sposa dalla linea Kimono.
L'India esalta lo splendore dei tessuti d'oro e la purezza del bianco con organze ricamate da ghirlande floreali. L'Australia svela la dualità della sua immagine antica e moderna, con forme essenziali e colori naturali. La nuova cultura dell'America si rispecchia nella poliedricità della sua estensione, nel Venezuela look moderni ricoperti da antichi ricami grafici di perle, nel Perù si rivisita la civiltà Maja imprimendo su abiti di pelle formule misteriose. Nel Brasile nastri e decori carioca, nel Messico che coniuga la vita e la morte, una grande festa di colori con i suoi sposi. L'Africa utilizza materiali naturali come lamine di legno. Il Madagascar i colori delle sue foreste. I Paesi Arabi rimandano a Le Mille e una Notte.
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