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E' pronto per lo spazio il primo astronauta disabile

E' pronto per lo spazio il primo astronauta disabile

L'inglese JohnMcFall abilitato alle missioni di lunga durata

17 febbraio 2025, 21:55

(di Benedetta Bianco)

ANSACheck
Promosso per lo spazio il primo astronauta europeo disabile - RIPRODUZIONE RISERVATA

Promosso per lo spazio il primo astronauta europeo disabile - RIPRODUZIONE RISERVATA

 È pronto per lo spazio il primo astronauta disabile della storia: è l'inglese John McFall dell'Agenzia Spaziale Europea. Ha una protesi della gamba destra dopo averla persa a 19 anni in seguito ad un incidente in moto, e adesso è ufficialmente abilitato alle missioni di lunga durata a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Il via libera è arrivato dopo un lungo studio di fattibilità, chiamato 'Fly!', per identificare gli eventuali problemi che avrebbero potuto ostacolare la sua partecipazione ad attività nello spazio, e dopo l'approvazione da parte di una commissione medica internazionale.
"Mi sento estremamente orgoglioso", ha detto McFall, che è un medico specialista in traumatologia e ortopedia e un atleta professionista: ha rappresentato il suo Paese alle Paralimpiadi come velocista, vincendo una medaglia di bronzo nei 100 metri ai Giochi del 2008 e diverse altre medaglie tra Mondiali ed Europei.
Lo studio di fattibilità ha esaminato molti aspetti diversi, dall'addestramento alle operazioni a bordo di veicoli spaziali. "La difficoltà principale che abbiamo dovuto affrontare non è stata di natura tecnica, ma ha riguardato la mentalità", ha commentato Jerome Reineix, a capo del progetto Fly! dell'Esa: "Le persone hanno dei preconcetti su ciò che una persona con disabilità fisica può ottenere, e bisogna quindi spiegare e dimostrare le cose più e più volte".
L'astronauta è stato selezionato dall'Esa nel 2022 insieme ad altri 11, fra i quali gli italiani Anthea Comellini e Andrea Patassa, nella classe di riserve: membri 'part-time' del corpo astronauti che però hanno comunque diritto a specifiche opportunità di volo. Ad esempio, lo svedese Marcus Wandt ha partecipato alla missione privata Axiom-3 del gennaio 2024, che ha visto come pilota il colonnello dell'Aeronautica Militare italiano Walter Villadei, mentre il polacco Sławosz Uznański-Wiśniewski potrebbe andare sulla Stazione Spaziale grazie alla missione Ax-4, il cui lancio è previsto non prima della primavera 2025.
"John è oggi certificato come astronauta in grado di volare in una missione di lunga durata sulla Iss, e penso che questo sia un incredibile passo avanti nella nostra intenzione di ampliare l'accesso della società allo spazio", ha detto Daniel Neuenschwander, direttore dell'esplorazione umana e robotica dell'Esa subito dopo l'annuncio. "In tutta onestà, mi aspettavo qualche ostacolo e sono davvero felice di vedere che ce l'abbiamo fatta. Ora è un astronauta come tutti gli altri - aggiunge Neuenschwander - in attesa che gli venga assegnata una missione".
Anche McFall potrebbe trovare la sua opportunità di andare nello spazio grazie ad una missione privata Axiom allo studio dell'Agenzia spaziale britannica, come evidenzia un memorandum d'intesa firmato nel 2023. "È una prospettiva molto interessante - ha commentato McFall - l'Agenzia è stata molto proattiva nel cercare di essere il più preparata possibile nel caso in cui ciò si traducesse in qualcosa di concreto". La missione potrebbe avvenire sotto il comando dell'ex-astronauta dell'Esa Tim Peake, entrato in Axiom nel 2024. 

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