Dazi Usa, innovazione, transizione
pulita e decarbonizzazione, competitività coi Paesi emergenti e
mobilità elettrica come sfida inevitabile, sono alcuni dei punti
chiave toccati in un seminario promosso dalla Regione Toscana
sull'indotto dell'automotive, settore molto importante anche per
l'economia toscana, che ne è la prima regione del Centro Italia
e pesa per il 3% della produzione nazionale. Il tema, riporta
una nota oggi, è stato affrontato ieri in un incontro dal titolo
"Innovazione e sostenibilità: il futuro dell'automotive in
Toscana". Coinvolti esperti delle università di Firenze, Pisa,
Salerno, Modena Reggio Emilia, Ca' Foscari a Venezia. Il settore
automobilistico rappresenta una componente strategica per
l'economia toscana, sia per l'occupazione - in particolare per
quella altamente specializzata - che per l'innovazione
tecnologica data la presenza di numerose aziende dell'indotto
automotive. Le imprese del settore rappresentano un traino
importante per il manifatturiero e generano un indotto che
coinvolge molti comparti, dal tessile per le tappezzerie, alla
meccanica e all'elettronica per la componentistica, e altri
ancora. Nel 2024, secondo le rilevazioni più recenti, le
esportazioni hanno raggiunto i 186 milioni di euro (+2,6 milioni
sul 2023).
"In un contesto globale in rapida evoluzione - ha commentato
l'assessore regionale all'economia Leonardo Marras -, la
transizione all'elettrico rappresenta una sfida inevitabile per
il settore automotive. Dobbiamo affrontare anche il problema
della delocalizzazione e per questo servono politiche europee ed
una strategia nazionale all'altezza. Sono necessari investimenti
in ricerca e sviluppo, sostegno alla produzione nazionale di
batterie e componenti, e un piano concreto per l'infrastruttura
di ricarica. Il futuro di questo comparto dipende dalla capacità
delle imprese di innovare e competere su scala globale, evitando
il rischio di un'ulteriore perdita di competitività".
Per la Toscana pesano i dazi Usa in arrivo, l'indebolimento
dell'industria tedesca e il rallentamento dell'export verso la
Cina. "La Regione Toscana - ha aggiunto l'assessore - è
impegnata a creare le condizioni affinché l'ecosistema
industriale possa affrontare queste sfide, rafforzando il
dialogo con le imprese e promuovendo investimenti a tutto campo.
Il nostro obiettivo è garantire che la Toscana continui a essere
un polo di eccellenza nel settore, capace di coniugare
innovazione, sostenibilità e competitività internazionale".
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