Prestazioni evolute e maggior comfort di bordo caratterizzano Mazda CX-60 MY2025, modello nato nel 2022 e primo ad adottare la piattaforma Large sviluppata in house con un approccio Kaisen, che prevede un miglioramento continuo anche a due anni dal lancio. Il prezzo di listino del Model Year 2025 parte da 53.850 euro e le prime unità saranno disponibili nei concessionari già a partire dalla prossima settimana.
Le dimensioni della MY2025 restano invariate: lunga 4,75 m, larga 1,89 m, alta 1,68 m, con un passo di 2,87 m. Anche il bagagliaio è rimasto uguale, con una capacità di 570 litri, ampliabile fino a 1.726 litri abbassando gli schienali dei divanetti posteriori.
Lo stile di base è sempre quello del classico Kodo design Mazda, con qualche aggiornamento nei dettagli, come la nuova calandra dall'aspetto più alto e i fari anteriori a sviluppo verticale che fornisce robustezza e l'imponenza alla vettura.
Aspetto, quest'ultimo, enfatizzato dai cerchi in lega da 18 o 20 pollici.
Sono sei gli allestimenti predisposti: Prime-line, Exclusive-line, Homura, Takumi e gli inediti Homura Plus e Takumi Plus. Gli ultimi due offrono il pacchetto completo, comprese tutte le dotazioni tecnologiche disponibili e incarnando l'artigianalità e la cura giapponese a cui il marchio di Hiroshima è molto legato.
A livello di personalizzazioni, il MY2025 introduce il colore di carrozzeria Zircon Sand Metallic (disponibile a richiesta) che va ad affiancare le altre otto nuance già disponibili.
Sono sottopelle le novità principali di Mazda CX-60 MY2025 e mirano a migliorare la guidabilità della vettura secondo i feedback dei clienti. I tecnici giapponesi hanno modificato la geometria delle sospensioni anteriori, che ricordiamo essere a doppio braccio oscillante. Mentre le sospensioni posteriori, multilink, sono state riprogettate per avere una risposta più dolce e adattarsi meglio alle asperità della strada.
Inoltre, per ridurre il beccheggio i tecnici Mazda hanno adottato nuove molle al posteriore abbinate ad ammortizzatori più rigidi e con un'escursione maggiore. Questo, unito alla scelta della posizione del motore longitudinale unita alla trazione posteriore (o a prevalenza posteriore nella AWD) bilancia in modo ottimale il nuovo assetto, rendendolo più controllabile anche nelle curve lunghe.
Infine, per migliorare il feedback di guida, anche lo sterzo ha subito delle modifiche: il supporto di servoassistenza è stato aumentato per ottenere una sterzata progressiva e precisa.
La gamma motori comprende tre soluzioni, tutte elettrificate: benzina 2.5 litri e-Skyactiv G con tecnologia Plug-in da 327 CV e un diesel Mild Hybrid, 3.3 litri e-Skyactiv D M Hybrid Boost 48 Volt declinato in due livelli di potenza, 200 e 249 CV, rispettivamente a trazione posteriore e integrale.
Durante il test drive nei dintorni di Madrid, noi di Ansa Motori, abbiamo optato per provare sia la versione Phev che l'Hybrid da 249 CV. Nel primo caso l'auto è risultata piuttosto rumorosa, mentre abbiamo apprezzato la rapidità del cambio grazie alle frizioni introdotte con l'aggiornamento 2025. In un percorso misto, consumi riscontrati su questa versione sono stati di circa 3l/100 km, più alti rispetto agli 1,4l/100 km dichiarati.
Passando alla versione Hybrid 249 CV ci ha convinto per sul comfort di bordo e la cura dell'insonorizzazione. In questo caso, l'auto è abbastanza scattante per il suo peso di circa 1900 kg, coprendo lo 0-100 km/h in 7,4 secondi e una velocità massima di 219 km/h. I consumi sono stati di circa 6l/100 km, in linea con quanto dichiarato dalla casa.
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