Medicina nucleare, radiomica, radioterapie innovative, tecniche chirurgiche innovative, metodi fisici di ablazione, terapie cellulari avanzate, sperimentazione ex vivo di farmaci. Sono i sette settori su cui si focalizza la nuova "Rete europea di competenza sulle risorse mediche ad alta tecnologia" (European Network of Expertise on Hi-tech medical resources) contro il cancro. Il suo obiettivo è rimuovere gli ostacoli nell'accesso all'innovazione in oncologia in Europa, eliminare le discrepanze territoriali e garantire l'equità nell'accesso alle cure contro i tumori.
"Il Network europeo sulle risorse mediche hi-tech è un'opportunità unica per evidenziare e rimuovere le discrepanze e gli ostacoli nell'accesso all'innovazione tra gli Stati membri, proponendo soluzioni concrete", commenta Gianluca Vago, direttore del Dipartimento di Oncologia e Onco-Ematologia dell'Università degli Studi di Milano e presidente del Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (Cnao) di Pavia, che, insieme al Centre Léon Bérard di Lione, è stato scelto per guidare l'area relativa alle radioterapie innovative.
"La radioterapia rappresenta un pilastro fondamentale nella cura dei tumori, al fianco della chirurgia e delle terapie sistemiche", spiega Lisa Licitra, direttore scientifico di CNAO e responsabile dell'Oncologia Medica 3 - Tumori della Testa e del Collo della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. "In Italia, circa il 60% dei pazienti oncologici necessita della radioterapia durante il percorso di cura. Strumenti innovativi e altamente specializzati, come l'adroterapia, consentono importanti progressi".
La nuova Rete coinvolte 22 Stati membri, 67 organizzazioni in tutta Europa e quasi 200 esperti. Si colloca all'interno della Joint Action dell'Unione Europea sugli European Networks of Expertise, che intendono affrontare le principali sfide che pone il cancro. "È la prima volta che vengono istituite Reti di questo tipo, che affrontano le problematiche e le opportunità legate all'intera filiera di prevenzione, diagnosi e cura dei tumori", conclude Vago.
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