La cura della pelle è fondamentale
in ogni stagione, non solo dopo l'estate ma anche per coloro che
hanno trascorso del tempo in montagna. È un luogo comune pensare
che la pelle sia maggiormente esposta ai danni solari solo
durante l'estate, ma anche l'esposizione al sole in alta quota
comporta rischi significativi. L'intensità delle radiazioni UV
aumenta con l'altitudine, e la neve riflette una quantità
considerevole di raggi solari, amplificando l'esposizione.
Pertanto, anche nel periodo invernale e in particolare in
seguito ad esposizione in montagna, è essenziale adottare misure
preventive specifiche e sottoporsi a controlli dermatologici
regolari. A spiegarlo e' il dermatologo dello Skin Cancer Center
dell'Idi Luca Fania che indica i passaggi chiave per la salute
della pelle in ogni stagione.
Dopo l'inverno, la pelle può presentare segni di stress
dovuti alle condizioni climatiche rigide e all'esposizione al
sole in montagna. Le basse temperature e il vento freddo possono
compromettere la barriera cutanea, rendendo la pelle più
vulnerabile ai danni causati dai raggi UV che risultano essere
di intensità superiore. È quindi essenziale adottare alcune
buone norme per la nostra pelle come l'idratazione e l'utilizzo
di creme solari ad elevato SPF per prevenire danni cutanei a
breve e lungo termine.
L'esposizione al sole nel periodo invernale potrebbe essere
anche più dannosa rispetto al periodo estivo, se consideriamo
che in montagna l'intensità dei raggi UV aumenta di circa il 10%
per ogni 1000 metri di altezza. I raggi UV sono responsabili dei
danni sia diretti che indiretti a livello del DNA delle cellule
della pelle e possono favorire lo sviluppo dei tumori cutanei,
incluso il melanoma e i carcinomi cutanei. Questi ultimi
rappresentano i tumori più frequenti in assoluto e, nella
maggior parte dei casi, nonostante siano maligni, generalmente
non comportano seri problemi per la nostra salute. Inoltre, i
raggi UV sono responsabili del foto-invecchiamento cutaneo
precoce perché scatenano l'azione dei radicali liberi che
ossidano le cellule della pelle con conseguente danno e
formazione di rughe e macchie scure. La maggiore intensità dei
raggi UV ad alta quota può favorire scottature della pelle di
vario grado, anche severe.
In caso di comparsa di neoformazioni della pelle sospette,
soprattutto se comparse dopo l'esposizione, è importante
effettuare la visita dermatologica.
Le visite dermatologiche regolari sono fondamentali per la
prevenzione e l'identificazione precoce di problemi della pelle.
La visita dermatologica permette anche di individuare eventuali
lesioni precancerose o tumori cutanei in fase iniziale,
aumentando notevolmente le possibilità di guarigione completa.
Durante la visita, il dermatologo esamina attentamente la
pelle, valutando eventuali segni di invecchiamento precoce, nei
sospetti, tumori cutanei o altre anomalie.
Per proteggere efficacemente la pelle dall'esposizione solare
in montagna, è essenziale adottare misure preventive adeguate.
Uso di creme solari ad alta protezione: è fondamentale
utilizzare creme solari con un SPF pari o superiore a 50,
resistenti all'acqua e ad ampio spettro, per proteggere la pelle
dai raggi UVA e UVB. La crema solare deve essere applicata
generosamente su tutte le aree esposte e riapplicata ogni due
ore, o più frequentemente nel caso le condizioni climatiche la
portassero via.
Resta l'importanza dell'abbigliamento adeguato: indossare
abbigliamento protettivo e occhiali da sole con protezione UV
può ridurre significativamente l'esposizione ai raggi solari. È
consigliabile scegliere tessuti a trama fitta e colori scuri,
che offrono una maggiore schermatura dal sole. Ma ci sono anche
altre misure preventive: evitare l'esposizione nelle ore di
punta, solitamente tra le 11:00 e le 16:00, quando l'intensità
dei raggi UV è massima. Cercare l'ombra quando possibile e
mantenere la pelle ben idratata con l'uso di creme emollienti.
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