Il 67% dei millenials italiani non verifica l'autenticità delle proprie connessioni online, il 12% ha utilizzato nomi e profili falsi, fingendosi un'altra persona.
Il 32% ha dovuto affrontare esperienze negative a causa della troppa fiducia concessa online. Sono alcuni dati che emergono da una ricerca globale della società di sicurezza Kaspersky riferita alla prima generazione cresciuta con i social media.
Secondo i risultati della ricerca, in Italia il 76% dei millenials si considera il componente della famiglia più alfabetizzato dal punto di vista digitale. Ma nonostante questa sicurezza, più di sette su dieci ha ammesso, appunto, di non verificare sempre l'autenticità delle proprie connessioni digitali. "Un dato particolarmente preoccupante - spiegano gli esperti - se si considera che il 66% dei millennial ha affermato di aver conosciuto persone online che ritenevano non avessero mostrato la loro vera identità".
Nonostante queste esperienze, però, il 39% dei millennial italiani dichiara di continuare a fidarsi delle informazioni condivise all'interno delle proprie community online.
A livello globale emerge che più di un millennial su dieci (14%) ha utilizzato un nome falso, ha creato un profilo fake o ha intenzionalmente finto di essere qualcun altro sui social media. "Questo dato rileva una tendenza preoccupante: la falsificazione della propria identità digitale non è un comportamento solo di pochi utenti scorretti, ma una pratica adottata da un grande numero di millennial", aggiungono gli esperti.
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