Con una cerimonia svoltasi ad
Algeri, si è chiuso oggi l'iter di assegnazione della
concessione che consentirà a una joint-venture italo-algerina di
cui fa parte il gruppo Bf Spa di coltivare grano duro e legumi
su circa 36.000 ettari di terreno a Timimoun, nel Sahara
algerino, per almeno 40 anni. Lo ha appreso l'ANSA nella
capitale algerina dove si sottolinea che l'intera produzione è
destinata al mercato locale.
"Bf Al Djazair", la società formata da Bf International e dal
Fondo Nazionale di Investimento algerino (Fni), ha ricevuto
ufficialmente il contratto di concessione finalizzando
un'operazione avviata nel luglio scorso. Il contratto è stato
consegnato a Mostafa El Houari, presidente di Bf Al Djazair Spa,
da Youssef Charfa, ministro dell'Agricoltura algerino, nel corso
di una cerimonia tenutasi presso la sede del dicastero ad
Algeri.
Nell'occasione Charfa ha detto a giornalisti che il contratto
riflette l'impegno dello Stato a sostenere gli investimenti
agricoli e ha sottolineato che il progetto viene realizzato in
condizioni "molto buone".
L'esponente del governo algerino ha spiegato che il progetto è
entrato nella fase di attuazione in cui Bf ha iniziato ad
allestire l'officina, trivellare i pozzi d'acqua, installare
impianti di irrigazione a recupero e a pivot, nonché ad avviare
le operazioni di aratura e semina. Charfa ha inoltre
sottolineato che il progetto è destinato ad accelerare a partire
dal prossimo aprile, con l'inizio della semina delle leguminose
secche. Da parte sua El Houari ha definito la consegna del
contratto un "momento storico e strategico", che riflette la
forza delle relazioni italo-algerine e ha annunciato per l'11
marzo una riunione del Consiglio di Amministrazione della
società discutere di come accelerare il ritmo della
realizzazione del progetto.
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