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'Mille&UnBabà', vince Guglielmo Cavezza, pasticcere napoletano

'Mille&UnBabà', vince Guglielmo Cavezza, pasticcere napoletano

Caputo, creatività. Sirica, non c'è innovazione senza tradizione

NAPOLI, 18 marzo 2025, 17:01

Redazione ANSA

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"Non c'è innovazione senza tradizione". Parola di Sabatino Sirica, 83 anni, 'artigiano della pasticceria napoletana', come si definisce, in occasione della quarta edizione del concorso 'Mille&Unbabà', svoltosi a Napoli, e nel quale è intervenuto come giurato insieme con Sal De Riso, Gennaro Esposito e Antimo Caputo. "Bisogna stare attenti alla tradizione - ha detto all'ANSA - Tutte le giurie alle quali partecipo rappresentano sempre una bella esperienza.
    Si scoprono realtà nuove, persone che si mettono in gioco. Sono molto tradizionale ma guardo avanti. Però non bisogna mai estremizzare le innovazioni. Dico ai giovani: rimanete nell'ambito della tradizione che è quella che ci porta avanti".
    E sulla falsariga di un mix di tradizione e innovazione ha lavorato Guglielmo Cavezza, 43 anni, maestro pasticcere napoletano, titolare del Mommy Cafè di Cicciano (Napoli), che ha vinto il concorso portando a casa una fornitura di 1000 chilogrammi di farina Mulino Caputo, un premio di 1000 euro e una "Enorme soddisfazione" come ha detto dedicando la vittoria alla moglie. Il suo 'Italo' ha sedotto la giuria tecnica che lo ha valutato tecnicamente impeccabile, nell'impasto e nella bagna al limoncello, 'coraggioso' negli inserti di rosmarino e basilico equilibrati dall'acidità dei frutti di bosco - mora, mirtillo e lampone - con mousse al cioccolato bianco. "Ho giocato con i colori e i sapori italiani, perciò il nome Italo.
    Sono felicissimo perché alla terza volta - ha ancora detto Cavezza - ho avuto questa grande soddisfazione. Tradizione? Ho mantenuto gli standard del babà".
    "Mille&UnBabà è un concorso che, già nel nome, evidenzia la nostra naturale propensione alla creatività e all'innovazione - ha affermato Antimo Caputo, ad Mulino Caputo - Quest'anno, ci siamo spinti ancora un po' oltre e, grazie all'internazionalizzazione della competizione, abbiamo assistito ad una ibridazione molto interessante con l'esordio di nuovi aromi e di abbinamenti inediti, pur sempre nel rispetto della tripla lievitazione del classico Babà. Ed è esattamente questo il risultato che intendiamo perseguire con i contest di pasticceria: incoraggiare il confronto tra le professionalità nazionali ed internazionali, stimolando i partecipanti a raccontare i dolci iconici napoletani con un linguaggio innovativo". "L'obiettivo? Noi siamo un'azienda di Napoli, un'azienda tradizionale ma che ha sempre uno sguardo al futuro - ha sostenuto - vogliamo dare un contributo al mondo gastronomico al quale apparteniamo per cercare di innovarlo e alzare sempre l'asticella. Questi concorsi servono per generare stimoli e creatività nei pasticceri che sono dei grandissimi artigiani; l'incrocio con il mondo internazionale penso che sia una grande fonte di ispirazione e riflessione. Mettere queste cose insieme e creare un contest che mette i pasticceri insieme colloca Napoli al centro di un ragionamento gastronomico. Il babà è un dolce tradizionale ma può essere innovato e ci fa guardare con grande fiducia al futuro".
    La competizione, svoltasi nel Grand Hotel Vesuvio con la conduzione di Francesca Romana Barberini, ha visto la partecipazione della coppia italoperuviana Valentina Rosso & Beatriz Carmen Seminario, degli argentini Monica Thea Galante e Javier Garbiero, dell'interprete persiana Nazanin Majid, di Keiko Ochi, pasticcera giapponese, del napoletano Marco Ferrero, di stanza a Taranto e della giovane Giustina Brasiello, selezionati grazie al contributo dei giornalisti Chef Kumalé e Michiko Ohira. Molti gli ingredienti inediti proposti dai concorrenti, in omaggio alle rispettive culture gastronomiche di provenienza: dal gin argentino al thè verde con sake, dall'acqua di rose alla lucuma fresca e allo zafferano, in composizioni che hanno arricchito senza snaturare l'essenza del babà, ampliandone ulteriormente lo "spettro aromatico".
   

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