E' salito a 325 mln di euro
(+4,5% rispetto al 2012) il fatturato 2013 di Fileni, il gruppo
marchigiano terzo produttore avicunicolo in Italia e primo nel
comparto delle carni bianche biologiche. In aumento anche la
carne venduta (109.500 tonnellate nel 2013, contro le 97 mila
del 2012), i centri di allevamento (oggi 280, trenta in più
rispetto allo scorso anno), 1.749 i lavoratori provenienti da 41
Paesi e 51 diverse etnie, con 1.200 occupati indiretti.
Ottanta milioni di euro, in totale, gli investimenti
realizzati dal Gruppo Fileni dal 2005 ad oggi. Il fatturato
consolidato del primo semestre 2014 si attesta a 168 mln.
I dati sono stati illustrati a Jesi dal fondatore, Giovanni
Fileni, in occasione dell'inaugurazione del nuovo impianto di
allevamento in località Ponte Pio, che con cinque capannoni di
11 mila mq e 4,5 mln di investimento va a chiudere il cerchio
della filiera produttiva integrata perseguita dall'azienda.
Strategico a questo scopo - ha ricordato il fondatore - anche
l'investimento da 4 mln di euro per l'acquisto e la
ristrutturazione del mangimificio ex Cargill, alle porte di
Jesi, che con le due linee di produzione di mangimi bio e no Ogm
consentirà, tra l'altro, di salvare i posti di lavoro di tutti i
15 dipendenti dell'ex stabilimento destinato alla chiusura.
"Entrambi questi investimenti - ha detto - ci hanno permesso
di creare posti di lavoro. Continuiamo da anni a investire in
una filiera produttiva concentrata nei nostri luoghi. Il
territorio di Cingoli, Castelplanio e Jesi vuole essere il
nastro di partenza per guardare sempre più lontano".
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