di Maria Grazia Marilotti
Nello spazio di un paio d'ore la protagonista di Time in Jazz è stata la zuppa berchiddese. Il giorno di Ferragosto a Berchidda questo piatto tradizionale della gastronomia del paese in provincia di Olbia-Tempio che da 28 anni ospita il festival, ha spopolato.
Oltre mille persone hanno preso posto il 15 mattina in una delle tante tavolate in legno e altre in granito allestite sotto gli olivastri della chiesetta di Santa Caterina. Il pranzo campestre è stato uno dei numerosi eventi collaterali del festival voluto da Paolo Fresu dall'8 al 16 agosto a Berchidda e in una ventina di centri del nord Sardegna, tra luoghi identitari, chiesette, boschi, piazze.
Tra i protagonisti di Time in Jazz 2015 oltre a Paolo Fresu spiccano i nomi di Louis Moholo-Moholo, Manu Katché, Lars Danielsson, Stefano Bollani, Michel Godard, Nguyn L, Oren Marshall, Kenny Barron, Dave Holland. E ancora Dan Kinzelman, Enrico Merlin, Alexander Hawkins, Giovanni Guidi, Luca Aquino, Michele Rabbia, The Rad Trads, Dino Rubino, Vincent Peirani, Paolo Angeli, la Piccola Orchestra Gagarin.
Ma anche in questa edizione, il connubio jazz, arti visive, incontri, visite guidate e buona cucina ha riscosso molti consensi. La regina del pranzo campestre è stata 'sa suppa' e quella preparata da donne e uomini del comitato Santa Caterina presieduta da Mariolino Sanna é stata da dieci e lode.
A portarla in tavola ci hanno pensato un gruppo di giovanissimi del paese. Tre anni fa l'Accademia Italiana della Cucina ha approvato il disciplinare per la preparazione di questo gustosissimo piatto unico a base di carne di pecora, che ben si abbina ai rossi dell'enologia berchiddese. Un piatto che spesso viene offerto ai banchetti nuziali e alle feste campestri di Santa Caterina, San Michele e San Marco. "Il sapore della zuppa berchiddese che si gusta nelle sagre é unico - spiega Paolo Apeddu, ex presidente e attuale socio del comitato - per prepararla ci sono volute 27 pecore fornite dagli allevatori soci, 140 chili di pane, 25 chili di formaggio grattugiato, 30/40 chili di formaggio fresco".
Ma addentrandosi tra vicoli e stradine vecchie e nuove di Berchidda, il profumo risalta anche nella quotidianità delle case in granito. "Time in Jazz é un festival ben saldato con la tradizione locale. Il sapore della zuppa berchiddese rievoca in me bei ricordi di infanzia - racconta Paolo Fresu - quando mio padre mi portava alla festa di Santa Caterina. Per me mio padre era un personaggio importante, era oberaju majore, presidente di bandiera del comitato per i festeggiamenti in onore della santa ed ero fierissimo di lui".
Chi é passato negli anni per Berchidda ha potuto apprezzare la zuppa berchiddese, come ad esempio Stefano Bollani, grande protagonista il 14 sera a Berchidda in piazza del Popolo insieme a Jesper Bodilsen al contrabbasso e Morten Lund alla batteria con cui forma il Danish Trio e il 15 mattina in un concerto in piano solo alla chiesa di san Michele.
Gli anni scorsi anche la pianista e compositrice americana Carla Bley, Gianmaria Testa ma anche tanti altri grandi big della scena jazz internazionale non si sono risparmiati in elogi per questo prelibato piatto unico. "La zuppa berchiddese raccoglie l'identità locale che proviene dalla cultura materiale della terra, è la storia e la tradizione di ogni berchiddese", sottolinea il sindaco di Berchidda, Andrea Nieddu.
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