Nei nuovi quesiti formulati dal tribunale di Sorveglianza di Bologna per analizzare il caso di Annamaria Franzoni c'è anche la richiesta di approfondire il rischio di recidiva. Lo ha spiegato, conclusa l'udienza, l'avv.
Paola Savio, legale che assiste la donna condannata a 16 anni per l'omicidio del figlio: "C'è una richiesta di approfondimento di tutta una serie di argomenti e tra questi ovviamente c'è pericolosità, pericolo di recidiva e quant'altro".
Il legale ha valutato positivamente la decisione dei giudici di fissare un rinvio chiedendo ulteriori accertamenti. In aula, ha detto "non c'è stata nessuna affermazione, né contestazione.
Ma un dibattito sulla necessità o meno di questi approfondimenti ed eravamo tutti concordi nel fatto che vi dovessero essere".
Senza entrare nel merito specifico dei quesiti cui dovranno rispondere il prof. Augusto Balloni e il consulente della difesa, Pietro Pietrini, Savio ha detto che questi "riguardano in generale il vissuto e la storia di detenzione di Annamaria".
(ANSA)
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