Gli amministratori del Comune di Parma a cui è stata tolta la multa "erano autorizzati a sostare.
Non è avvenuto nessun tipo di annullamento d'ufficio ma, in ragione di quanto verificatosi, l'ufficio preposto, a norma di legge, ha provveduto all'inoltro in Prefettura, ai fini di una ulteriore valutazione da parte dell'Organo competente in materia, che provvedeva all'archiviazione delle violazioni, riconoscendo la legittimità dell'operato". Lo precisa una nota del Comune stesso.
L'amministrazione comunale di Parma "ribadisce che la situazione si riferisce a soste effettuate da veicoli utilizzati da amministratori comunali all'interno del parcheggio privato della Residenza Municipale, che risulta intercluso da specifica recinzione ed il cui accesso è limitato ai soli veicoli che sono stati di fatto individuati come soggetti autorizzati a sostare".
"Infatti, tutti gli amministratori in causa e non (sindaco e altri assessori) - viene aggiunto - hanno ricevuto, al loro insediamento, regolare permesso per entrare in ZTL (pagato personalmente dagli stessi), telecomando per l'accesso, badge di ingresso alla Residenza Municipale ed agli uffici comunali. La stessa dotazione, a parte il telecomando, è stata consegnata anche ai consiglieri comunali richiedenti, che parimenti avevano la possibilità di sostare nell'area in oggetto. La possibilità di sostare è stata quindi anche concessa ad alcuni dipendenti comunali, ospiti, operatori e giornalisti. Pertanto gli amministratori chiamati in causa, al pari di tutti gli altri citati in precedenza, erano autorizzati a sostare".
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