Sulle note Stravinsky un dialogo
coreografico che invita a esplorare le relazioni tra due corpi
che lavorano come un organismo vivente in continua espansione. È
'Quel che resta' della compagnia Simona Bertozzi Nexus portato
in scena a Reggio Emilia in Fonderia il 9 marzo, con prova
aperta l'8. Sul palco la stessa coreografa Bertozzi con Marta
Ciappina.
"Sin dall'inizio del percorso con Marta ho cercato di
attribuire allo spazio delle caratteristiche ambientali che
potessero generare delle visioni, mutare la densità dell'aria e
generare delle inattese capacità di attraversamento - spiega
Simona Bertozzi - Dei modi inediti dello stare. Tutto questo
affinché potessimo incontrarci in una danza sconfinata, in grado
di riverberare oltre la consapevolezza del nostro agire e
sorprenderci, quasi nostro malgrado, in atteggiamenti di
affezione e irresistibile risonanza".
Simona Bertozzi, danzatrice e coreografa, laureata al Dams di
Bologna, è impegnata dal 2005 in un percorso autoriale di
ricerca coreografica. Fonda la compagnia nel 2008. Dal 2014 il
percorso di creazione si è rivolto anche a giovani interpreti,
coinvolgendo bambini e adolescenti. Nel 2019 vince il Premio
Hystrio Corpo a Corpo e il Premio Anct (Associazione Nazionale
Critici di Teatro).
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