112 lavori tra album, CD e LP dei
quali ha venduti 55 milioni di copie; album memorabili come "La
voglia la pazzia l'incoscienza l'allegria" insieme al cantautore
brasiliano Vinícius de Moraes, collaborazioni con i più grandi
jazzisti americani del calibro di Herbie Hancock, Gil Evans,
Michael Brecker, Ron Carter e George Benson, 8 partecipazioni al
Festival di Sanremo; ha pubblicato il suo cinquantesimo album in
studio, Unica, nel gennaio 2021: è Ornella Vanoni che sarà
all'Europauditorium di Bologna il 12 gennaio alle 21 per un
concerto, già sold out da tempo, dal titolo "Ornella. Le donne e
la musica. Canzoni, musica ed ironia".
Con lei sul palcoscenico una band tutta al femminile: Sade
Mangiaracina al pianoforte (curatrice anche gli arrangiamenti),
Eleonora Strino alla chitarra, Federica Michisanti al
contrabbasso, Laura Klain alla batteria e Leila Shirvani al
violoncello. Un ritorno tanto atteso per l'artista milanese che
sceglie di raccontarsi attraverso monologhi autobiografici: si
apre il sipario e lei, raffinata ed essenziale in abito bianco,
illumina la scena con la sua voce inconfondibile. Fin dalle
prime note si percepisce un'atmosfera da jazz club, dove a
canzoni leggendarie e musica, Ornella Vanoni alterna un dialogo
con il pubblico.
"Tutto è nato da una chiacchierata con Paolo Fresu, -
spiega la cantante - che mi ha detto che al festival jazz di
Berchidda erano andate in scena tante bravissime pianiste,
chitarriste... Mi sono detta: se sono così brave perché non fare
un gruppo con qualcuna di queste talentuose musiciste? Queste
ragazze - prosegue Ornella Vanoni - sono davvero eccezionali e
il fatto che siano donne è un valore aggiunto. Essere sul palco
insieme, è bellissimo". Una scelta non casuale per Ornella
Vanoni che è stata sempre un'artista estremamente libera e
curiosa, dalla parte delle donne, che ha sempre privilegiato
l'emozione, grazie a un'intensità interpretativa unica che l'ha
resa famosa in tutto il mondo. Il suo è uno spettacolo intimo di
canzoni, musica e parole, con i brani che l'hanno resa celebre e
qualche sorpresa, come l'autoritratto firmato dall'amico Renato
Zero.
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