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Mostra disegni di Josè Ortega, l'arte come messaggio di pace

Mostra disegni di Josè Ortega, l'arte come messaggio di pace

In Romagna 123 disegni, opere grafiche e libri d'artista

CESENA, 11 marzo 2025, 13:43

Redazione ANSA

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L'arte come messaggio di pace: il polo culturale Fondazione Tito Balestra di Longiano (Forlì-Cesena) concentra i propri sforzi di divulgazione artistica su questo tema come filo conduttore per tutto il 2025 e in questa direzione si colloca la mostra "José Ortega. Disegni per i cicli 'Passarono' e 'Morte e nascita degli Innocenti 1968-1970' e altre opere grafiche e libri d'artista", realizzata in collaborazione con il Museo Internazionale della Grafica di Castronuovo Sant'Andrea (Potenza). L'esposizione - che verrà inaugurata sabato 15 marzo nell'ex chiesa Madonna di Loreto al Castello malatestiano e sarà visitabile fino all'11 maggio - per la prima volta in Emilia-Romagna accoglie 123 disegni preparatori nati dalla convinzione di Ortega (1921-1990) che "ci sono momenti nella vita dei popoli in cui gli artisti sentono che un'arte di contenuto rivoluzionario è una necessità".
    Artista fortemente impegnato politicamente, fu uno dei rappresentanti del realismo sociale durante la Guerra civile spagnola. Si trasferì a Madrid a 13 anni dove iniziò a dipingere e prese parte ai circoli antifranchisti. Condannato per reati di opinione a 26 anni, uscì dal carcere nel 1952 e realizzò il suo primo ciclo di xilografie. Negli anni successivi, durante il suo esilio a Parigi, ricevette la medaglia d'oro per la sua lotta per la libertà. La sua mano è inquieta come l'occhio del fotografo, disegna per raccontare ciò che gli altri non possono vedere, scopre il vero senso della lotta, sceglie un particolare e lo dilata trasformandolo in simbolo. Ogni segno traccia un'immagine-visione in presa diretta. L'esposizione evidenzia le tante letture e le molteplici influenze di Ortega, da Josep Renau, artista della propaganda politica visiva, al Picasso spagnolo del 1934-1938 la cui soluzione espressiva affascinerà tutta l'Europa; ma anche Alberto Sánchez Pérez, scultore toledano, e Gonzales de "La contadina di Montserrat", fino a Goya dei "Disastri della guerra".
   

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