Il 5 maggio alle 20.30 Musica
Insieme ospiterà all'Auditorium Manzoni di Bologna il Brodsky
Quartet insieme al clarinettista Dimitri Ashkenazy: i
protagonisti di uno dei più longevi quartetti della storia,
uniti da oltre cinquant'anni, in compagnia del figlio d'arte di
uno dei massimi esponenti del concertismo degli ultimi 50 anni e
più. Proporranno una vera e propria "Accademia da camera", dove
gli interpreti si alterneranno in diverse combinazioni
strumentali modulate su due pagine di Stravinskij e
Shostakovich, per poi riunirsi alla fine in un capolavoro
celeberrimo di Brahms.
In apertura di serata verranno presentate due composizioni di
Igor Stravinskij, i Tre pezzi per clarinetto solo e i Tre pezzi
per quartetto d'archi. Cuore del programma sarà invece lo
straordinario Quartetto per archi N. 3 in fa maggiore Op. 73 di
Dmitrij Shostakovich. Il Brodsky Quartet, che ha eseguito in
tutto il mondo (anche a Bologna) l'integrale quartettistica del
compositore russo, pubblicandone nel 2007 un'incisione, spiega:
"A causa della natura del regime sotto il quale egli dovette
vivere, queste opere divennero il suo diario personale,
raccogliendo per quasi quarant'anni i pensieri e le emozioni più
recondite. Shostakovich ci ha lasciato un viaggio musicale unico
e prezioso, per questo dobbiamo essergli per sempre grati".
In particolare, il suo Terzo Quartetto per archi, composto
nel 1946, proietta attraverso i diversi movimenti che lo
compongono atmosfere apocalittiche e oscure previsioni
riconducibili al periodo post-bellico. Il concerto si concluderà
con l'incontro tra il clarinetto e il quartetto d'archi, insieme
per il Quintetto in si minore Op. 115 di Johannes Brahms, una
composizione tarda, nata in occasione di un periodo di nuovo
fermento creativo per Brahms, il quale si lasciò ispirare
dall'abilità tecnica e dalla dolce espressività del
clarinettista Richard von Mühlfeld.
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