L'abbraccio in lacrime tra Roberto Mancini e Gianluca Vialli dopo il trionfo dell'Italia ai rigori contro l'Inghilterra a Wembley è indubbiamente uno dei momenti più emozionanti di Euro 2020 e della storia degli Europei.
Quell'immagine, che aveva con sé amicizia, gioia e sofferenza ha acquistato un valore simbolico: una cartolina commovente tra i momenti indimenticabili in 64 anni di storia degli Europei.
Manifestazione che di episodi simbolo ne ha conosciuti tanti: tra questi quello dei giocatori della Danimarca che, nonostante lo choc per quanto accaduto ad Eriksen, colpito da un attacco cardiaco in campo, fanno cordone per proteggere dagli occhi indiscreti il giocatore steso a terra mentre i medici cercano di rianimarlo. Altra immagine di Euro 2020 quella di Manuel Neuer, portiere e capitano della Germania che nel match vinto 4-2 dai tedeschi contro il Portogallo indossa al braccio una fascia arcobaleno come gesto di solidarietà nei confronti della comunita' Lgbt.
Momenti clou, gol memorabili, colpi ad effetto: come quello con protagonista Marco Van Basten, autore nell'edizione del 1988 in Germania del gol più iconico della storia dell'Europeo. La volee' segnata dall'attaccante olandese all'Olympiastadion di Monaco in finale contro l'Urss - uno splendido destro al volo quasi dalla linea di fondo, con il portiere Dasaev immobile - resta tutt'ora uno dei gol piu' belli della storia del calcio.
Sempre in quell'edizione, un altro gol stratosferico lo mise a segno (e sempre alle spalle di Dasaev) l'irlandese Whelan che approfittò di una lunga rimessa del suo portiere per colpire al volo il pallone mandarlo incredibilmente nel sette alle spalle dell'incredulo n.1 russo.
Il primo rigore a 'cucchiaio' (o scavetto che dir si voglia) nasce agli Europei. Era il 20 giugno 1976 e la finale tra Germania Ovest e Cecoslovacchia va ai rigori. Hoeness sbaglia e Panenka ha sul piede la palla del titolo. Sepp Maier viene beffato col primo cucchiaio mai realizzato. Successivamente (nel 2000) Francesco Totti ipnotizza Van der Saar consentendo all'Italia di qualificarsi per la finale.
Indimenticabile la monetina che nell'edizione del '68 giocata in Italia premia gli azzurri che avevano appena pareggiato 0-0 la semifinale contro l'Urss. A quel tempo non erano previsti i calci di rigori, ma a decidere chi doveva passare c'era il semplice lancio della monetina negli spogliatoi che decretò la vittoria dell'Italia.
Un altro incredibile gol della storia degli Europei è quello segnato contro il Portogallo nell'edizione 1996 dal ceco Poborsky che semina quattro avversari e poi con uno splendido pallonetto beffa il portiere, ma nella storia del torneo c'è spazio anche per altro. E' il caso della maxisqualifica rimediata nel 2000 dal difensore portoghese Abel Xavier cacciato dal campo per aver aggredito l'arbitro Gunter Benko e le cui esasperate proteste gli costarono sei mesi di squalifica.
E poi il Golden gol: la controversa idea lanciata dall'Uefa è sopravvissuta 11 anni (1993-2004) ma ha deciso ben due finali europee. Non solo quella tra Italia e Francia del 2000 (artefice Trezeguet dopo il pari transalpino al 93'), ma anche il match tra Germania e Repubblica Ceca della rassegna del 1996 giocata in Gran Bretagna: il primo a realizzare il golden gol Oliver Bierhoff nella finale Germania-Rep.Ceca nel 1996. Quattro anni dopo quello di Trezeguet risulta fatale all'Italia in finale.
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