(di Alice Fumis)
E' ancora 'timida' in Friuli
Venezia Giulia la risposta delle persone che hanno priorità a
vaccinarsi. Si tratta dei nati nel 1972, dei non vaccinati, dei
fragili, degli ultraottantenni e dei cittadini a cui scade la
certificazione verde entro fine mese. Lo rileva il
vicepresidente del Fvg con delega alla Salute, Riccardo
Riccardi.
"A queste categorie - sottolinea - dedichiamo agende
riservate ma se i posti disponibili non verranno occupati, ci
organizzeremo per aggiornare costantemente e quotidianamente gli
appuntamenti così da aprirli a tutta la popolazione", "anche per
non tenere aperti i centri vaccinali se non al massimo della
loro capacità".
Secondo il report della Regione, oggi in Fvg su 32.047 test e
tamponi sono state riscontrate 4.039 positività al Covid 19,
pari al 12,60%. Nel dettaglio su 11.295 tamponi molecolari sono
stati rilevati 1.357 nuovi contagi (12,01%), su 20.752 test
rapidi antigenici 2.682 casi (12,92%). Le persone ricoverate in
terapia intensiva sono 41 (+1). Di queste, 37 non sono
vaccinate. I pazienti in altri reparti sono 369, in aumento di
18 unità rispetto a ieri.
Per quanto riguarda l'andamento della diffusione del virus
tra la popolazione, la fascia d'età più colpita è quella dai 50
ai 59 anni (18,30%) seguita da 0-19 anni (18,17%), 40 a 49 anni
(17,70%), 30-39 anni (14,31%), 20-29 (13,86%), 60-69 (8,96%),
70-79 (4,78%), 80-89 (2,77%), 90 e oltre (1,14%). Oggi si
registrano i decessi di 11 persone, tra i 70 e i 96 anni. Le
persone in isolamento sono 42.424.
Dal monitoraggio della Fondazione Gimbe emerge che nella
settimana dal 5 all'11 gennaio, rispetto alla settimana
precedente, in Fvg c'è stato un aumento dei nuovi casi pari al
67,2%. Sopra soglia di saturazione inoltre i posti letto in area
medica (27,6%) e in terapia intensiva (21,1%) occupati da
pazienti Covid-19. Il tasso di copertura vaccinale con terza
dose, informa ancora la Fondazione, è del 55,4%, al di sotto
della media italiana del 61,5%. E i "ritardi" sulla campagna di
somministrazione delle terze dosi "preoccupano" il consigliere
regionale del Pd, Roberto Cosolini: "È necessario - insiste -
mettere in campo azioni incisive a breve termine sul fronte
organizzativo per recuperare il ritardo che sta incidendo in
maniera pesante nella diffusione del contagio".
Per rafforzare l'attività degli hub, l'Azienda sanitaria
universitaria Giuliano isontina ha sottoscritto un accordo
contrattuale con le strutture private accreditate Casa di Cura
Sanatorio S.P.A e policlinico Triestino S.P.A, che daranno il
loro contributo nella somministrazione del vaccino anti Covid-19
nel centro vaccinale di Muggia (Trieste).
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