L'ultimo appuntamento dell'anno
della rassegna "I Colloqui dell'Abbazia. Il viaggio della carta
geografica di
Livio Felluga" curata e condotta da Elda Felluga e Margherita
Reguitti, è fissato per questo pomeriggio nella millenaria
Abbazia di Rosazzo, quando sarà protagonista lo scrittore,
giornalista e critico cinematografico, Gian Paolo Polesini con
il suo ultimo libro "Polle. Il figlio unico" (L'orto della
cultura).
Il volume è Una simpatica autobiografia che ripercorre la
storia di una dinastia ormai perduta, il marchese Polesini
racconta la nobiltà di un casato azzerato dalla Storia. Gian
Paolo Polesini è ultimo discendente di questa famiglia che,
dalla metà del Quattrocento al 4 agosto del 1944 - tredici anni
prima della sua nascita - ha vissuto
nella ricchezza, soprattutto nel Settecento, età favorevole
all'ascesa sociale dei cinque fratelli Polesini che
furono nominati Marchesi dal Doge Paolo Ranieri. Il racconto ne
risulta divertente, mai retorico e rispettoso della gloria
accumulata dalla stirpe di sette secoli, compresa la drammatica
parentesi degli istriani esodati. Negli anni '40 quando il padre
dello scrittore, Benedetto, si ritrovò in Russia, tenente
interprete fra gli ufficiali italiani e quelli tedeschi; poi il
un finale aperto guarda caso nuovamente "istriano".
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