"La Regione Toscana dimostra che
quando si vuole si può. La Regione Friuli Venezia Giulia ha
invece finora deciso di nascondere la testa sotto la sabbia,
nonostante le condanne già subite nei tribunali a causa dei
ritardi del Servizio sanitario nel rispondere alle richieste di
aiuto alla morte volontaria. Sarebbe il caso che il Presidente
Fedriga seppellisca l'ascia delle guerre ideologiche e si
confronti nel merito delle procedure più adeguate per tutelare
le persone che soffrono e gli stessi medici". E' l'invito di
Marco Cappato e Filomena Gallo, rispettivamente Tesoriere e
Segretaria nazionale dell'Associazione Luca Coscioni che farà un
punto sulle leggi regionali sul fine vita il 20 febbraio (h.14)
a Roma all'Hotel Capranichetta (l'evento sarà trasmesso anche in
streaming sul canale YouTube dell'Associazione).
Ricordando che "il cosiddetto 'suicidio assistito' è già
legale in Italia in conseguenza di una sentenza della Corte
costituzionale", Cappato e Gallo offrono disponibilità "a
cercare insieme soluzioni pragmatiche per evitare che prosegua
l'incertezza giuridica sulle modalità di accesso all'aiuto alla
morte volontaria. Con 'Liberi Subito', vogliamo che il Servizio
sanitario risponda alle persone che soffrono in tempi rapidi e
certi e dia garanzie anche al personale sanitario su come deve
comportarsi per rispettare la volontà dei malati". Infine,
ribadiscono l'invito al Consiglio regionale del Fvg "di tornare
a discutere ed approvare la legge 'Liberi Subito'" che "serve
per dare tempi e regole certi affinché le persone non debbano
aspettare mesi prima di avere una risposta".
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