Prende il via Euro-Argo One, il
progetto finanziato dalla Commissione europea nell'ambito di
Horizon Europe, che ha l'obiettivo di continuare a sviluppare la
rete globale dei robot sottomarini Argo float, utilizzati per
l'osservazione dell'oceano.
A guida del progetto, avviato con un kick-off meeting alla
Sorbonne Université di Parigi, Euro-Argo European Research
infrastructure Consortium, l'infrastruttura di ricerca europea
che fornisce, implementa e gestisce un quarto della flotta
globale Argo. 23 i partner coinvolti tra cui, per l'Italia,
l'Ogs e l'Istituto di scienze marine del Cnr.
Rafforzando l'infrastruttura di ricerca, Euro-Argo One -
informa una nota - mira a fornire un contributo europeo
sostenibile e a lungo termine al programma OneArgo per favorire
la comprensione delle complessità degli oceani, raffinare i
modelli climatici e rafforzare la capacità dell'Europa di
affrontare le sfide ambientali urgenti. "I float Argo sono robot
autonomi che misurano temperatura e salinità delle acque e altri
parametri come livelli di ossigeno, pH, nitrati, particelle
sospese, clorofilla e luce. Grazie al network Argo, questi dati
vengono raccolti, analizzati dagli oceanografi e messi a
disposizione di tutta la comunità scientifica", spiega Giulio
Notarstefano, tecnologo dell'Ogs e membro del management board
di Euro-Argo Eric.
"Il contributo di Ogs a Euro-Argo One fa leva
sull'infrastruttura Argo-Italy che è stata notevolmente
potenziata grazie al progetto Itineris del Pnrr. Itineris ci ha
permesso di incrementare il numero di float italiani e di
sperimentare nuovi sensori biogeochimici, aprendo scenari di
ricerca innovativi. Al contempo, potremo ottimizzare i costi
dell'infrastruttura, migliorandone resilienza e sostenibilità.
Grazie a queste iniziative, Ogs e Argo-Italy consolidano la loro
posizione di leadership all'interno del programma internazionale
Argo", spiega Giorgio Dall'Olmo, dirigente di ricerca della
Sezione di Oceanografia dell'Ogs.
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