E' di nove arresti - di cui sei in
flagranza di reato e tre in esecuzione di provvedimenti emessi
dall'autorità giudiziaria - il bilancio delle attività svolte
tra il 7 e il 22 febbraio 2025 dalla Polizia di Frontiera di
Trieste, eseguiti nell'ambito dei controlli di frontiera,
temporaneamente ripristinati dopo la sospensione dell'Accordo di
Schengen.
Sono tre i favoreggiatori dell'immigrazione clandestina
arrestati dalla Polizia di Frontiera: un 39enne di nazionalità
ucraina, che alla guida di un'auto con targa ceca, portava in
Italia dalla Slovenia due donne e un uomo cinesi tra i 40 e i 48
anni; un 53enne cittadino bielorusso e un 46enne cittadino
ucraino, fermati al valico di Rabuiese in occasioni diverse.
Erano da soli a bordo delle loro auto ma gli agenti hanno capito
che facevano i passeur; entrambi sono stati arrestati.
È stato arrestato in flagranza di reato anche un cittadino
italiano di 33 anni, controllato a bordo di un treno proveniente
dalla Slovenia al valico di Villa Opicina, evaso la sera prima
dagli arresti domiciliari, nel Pescarese.
Infine sono stati arrestati in flagranza altri due stranieri,
il 20 febbraio al valico di Pesek e il 22 al valico di
Basovizza, per violazione del divieto di reingresso in seguito
all'espulsione dal territorio nazionale. Sono un cittadino
albanese di 33 anni e uno pakistano di 41. Si segnala, infine,
il rintraccio di tre latitanti, due romeni e un serbo, di 33, 39
e 25 anni, individuati nel corso dei controlli mentre arrivavano
in Italia. Tutti erano destinatari di un ordine di carcerazione
e devono scontare pene dai tre a sei anni di carcere.
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