"Incrociamo le dita, a questo punto
speriamo che questo sia davvero l'intervento decisivo, perché in
altre occasioni ci siamo illusi e poi non è accaduto niente.
Roberto deve tornare a casa". Così Guido Valenza, referente dei
familiari di Roberto Berardi, l'imprenditore edile di 49 anni di
Latina, da più di un anno detenuto in un carcere della Guinea
Equatoriale commenta la notizia dell'imminente liberazione data
dal vicepresidente della commissione Ue Antonio Tajani.
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