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Con Tosatti la Quadriennale si ripensa "Noi cervello dell'arte"

Con Tosatti la Quadriennale si ripensa "Noi cervello dell'arte"

Presentato programma '22-'24.Croppi: Arsenale,lavori in ritardo

ROMA, 07 marzo 2022, 15:03

Redazione ANSA

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Un'attività di ricognizione degli studi di artista in tutta Italia, piccole mostre di approfondimento, borse di studio per ricercatori perché si dedichino a raccontare il contemporaneo, una rivista critica dove raccogliere le riflessioni dei curatori, oltre ad un lavoro sull'archivio, sul digitale, sulle relazioni con le altre istituzioni internazionali. Chiusa con un anno di ritardo causa Covid la mostra 2020 e in attesa che vengano completati (non prima del 2025 spiega Croppi per un problema di inquinamento che ha fermato il cantiere) i lavori per la nuova sede all'Arsenale Clementino, la Quadriennale si ripensa. E con Gian Maria Tosatti alla direzione artistica, fino al 2024, prova a mettere le basi per un lavoro sistematico che porti ad identificare l'arte italiana di oggi e a costruire le fonti una sua rilettura critica. "Niente wow, niente muscoli - premette Tosatti - saremo il cervello che riflette sullo stato dell'arte". Con un metodo e con un programma triennale (2022-2024) realizzato con un budget di 1,5 milioni di euro e progetti che si incatenano in maniera armonica "per costruire un pensiero, ma soprattutto una lettura, aiutare l'arte italiana a pensarsi e poi a rendersi leggibile", dice l'artista in un ruolo ben diverso da quello che da maggio lo vedrà protagonista, in quel caso con le sue opere, del Padiglione Italia alla Biennale d'arte di Venezia. "Quello che sto impostando è un programma a lungo termine, che possa portare fra 10 anni a quadruplicare il pubblico", dice. Le polemiche che hanno accompagnato questo suo doppio incarico non vengono ignorate.
    Anzi, Umberto Croppi, che della Quadriennale è il presidente, quasi le rivendica "fanno parte del bagaglio di un corpo vivo" , sostiene ricordando che l'artista è stato scelto fra altri 53 candidati da una commissione di esperti. Tosatti in ogni caso non sarà il curatore della prossima Mostra, in scena nel 2025 e non se ne occuperà. Tanto che della Mostra oggi quasi non si parla, se non per ribadire che verrà allestita al Palazzo delle Esposizioni e in parte nella nuova sede che per allora dovrebbe essere terminata. L'attuale Cda scadrà nell'agosto del 2023, puntualizza Croppi, "se ne occuperanno i successori".
   

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