Una Turandot speciale, una 'prima
volta' per il maestro Antonio Pappano ma anche per i due
interpreti principali, il tenore tedesco Jonas Kaufmann nel
ruolo di Calaf e il soprano statunitense Sondra Radvanovsky
che darà voce e corpo alla protagonista. Il capolavoro
pucciniano in forma di concerto 3 con il finale originale del
compositore Franco Alfano arriva a Santa Cecilia sabato 12 marzo
alle 18 annunciato come ''l' evento musicale più atteso dell'
anno e tra le produzioni discografiche più importanti del
2023''. Sul podio dell' Orchestra, del Coro e delle Voci
Bianche dell' Accademia Nazionale (istruiti da Mario Monti),
Pappano avrà un cast d' eccezione che annovera anche Ermonela
Jaho (Liù), Michael Spyres (Altoum), Gregory Bonfatti (Pang),
Siyabonga Maqungo (Pong), Mattia Olivieri (Ping), Michele
Pertusi (Timur) e Michael Mofidian (Un Mandarino). Il direttore
angloitaliano - che di Puccini ha già diretto in passato La
Bohème, Il trittico, La rondine, Tosca, Madama Butterfly - non
ha mai affrontato Turandot, novità anche per il cartellone
ceciliano. L'opera - ambientata in una Pechino al tempo delle
favole nella quale spicca la melodia immortale '''Nessun dorma''
- andò in scena il 25 aprile 1926, due anni dopo la morte
dell'autore, diretta da Arturo Toscanini. La sera seguente
l'opera fu rappresentata, sempre sotto la direzione di
Toscanini, con il finale di Alfano, che verrà eseguito anche
nella serata di Santa Cecilia. ''Alfano non era geniale come
Puccini - ha commentato Pappano in vista del concerto - tuttavia
il suo finale dal punto di vista teatrale funziona, e quindi
abbiamo deciso di eseguirlo il 12 marzo e di registrarlo in
disco. Turandot è un'opera perfetta per il Coro e per
l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, e la sala Santa
Cecilia ha l'acustica ideale per renderla al meglio. Spero di
realizzare una esecuzione molto bella". Di questa Turandot
Warner Classics pubblicherà la registrazione nel 2023,
anticipando di un anno il centenario della morte di Puccini. La
Turandot diretta da Pappano verrà arricchita con l'esposizione
dal 10 al 27 marzo di alcuni costumi e gioielli di scena
risalenti alla prima assoluta della Turandot (La Scala 25 aprile
1926).
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