Dopo le feste di Natale a Roma torna l'emergenza rifiuti e subito divampano le polemiche sulle responsabilità. In un attacco ad alzo zero la Cgil punta il dito contro l'Ama e minaccia le carte bollate. "Roma è sporca ed Ama continua ad assumere dirigenti senza selezioni o con procedure molto discutibili", scrive sul suo profilo social il segretario della Cgil di Roma e Lazio Natale Di Cola. "Sotto le feste una nuova procedura lampo per assumere il sesto dirigente da agosto ad oggi. Il Campidoglio - avverte il sindacalista - intervenga o anche questa vicenda finirà nel nostro esposto che stiamo preparando per la Corte dei Conti". A stretto giro arriva la risposta dell'Ama che fa sapere di aver "rispettato tutte le regole" e "che la selezione ha portato in Ama professionalità finora assenti, di grande qualità e di urgente necessità come, ma non solo, nel caso della collaborazione del Generale Di Terlizzi quale responsabile della sicurezza aziendale".
La selezione attualmente in corso, - fa sapere ancora l'Ama - "servirà se andrà a buon fine a reclutare il responsabile dello sviluppo delle Ama di municipio; obiettivo più volte dichiarato di importanza primaria dal socio unico". La municipalizzata romana evidenzia infine, non senza polemica, "come il management aziendale non abbia mai ceduto alla tentazione di svolgere impropriamente il ruolo di dirigente sindacale, mentre si assiste purtroppo al maldestro tentativo opposto".
Nella Capitale quindi sono tornati i cassonetti traboccanti e tante, tante scatole di cartone lungo i marciapiedi. Immagini che subito, complici gli smartphone, sono arrivate sui social, dando benzina all'opposizione, che ha parlato di "pattumiera a cielo aperto" ed "emergenza perenne". Ma Ama, l'azienda capitolina dei rifiuti, ha fatto sapere in serata che "le operazioni di pulizia e raccolta si stanno svolgendo regolarmente" e che anzi "l'ingente quantità di rifiuti prodotta come sempre durante la notte di Natale è stata nella quasi totalità raccolta entro la giornata di ieri", Santo Stefano.
Il nodo, in ogni caso, sembra essere sempre il solito, annoso, del 'sistema Roma', e cioè l'impiantistica: "Il Tmb pubblico di Rocca Cencia - ha spiegato l'azienda - è rimasto aperto anche il 25 e 26, e da questa mattina anche gli impianti di terzi, dentro e fuori città, hanno ripreso ad accogliere i materiali di scarto che devono essere sottoposti a trattamento".
Due giorni, dunque, tutti sulle spalle di un unico stabilimento, nonostante gli operatori siano stati impiegati a pieno regime e anzi "con uno sforzo supplementare rispetto agli anni precedenti": 1.700 a Natale e 2.100 il giorno dopo, nessun turno saltato nei due giorni, e per tutte le Feste raccolta degli scatoloni di cartone dai negozi sette giorni su sette. Ama riferisce inoltre di squadre di tecnici che continuano a predisporre interventi mirati vicino alle "postazioni di cassonetti maggiormente soggette a circoscritti abbandoni", che già ieri mattina sono stati eseguiti "in alcune aree dei quartieri di Tor Bella Monaca, Primavalle, Trullo, Cinecittà Est, Bastogi e Aurelio". A questi, bisogna aggiungere i presidi di pulizia nelle piazze storiche del Centro ma anche in quelle "nevralgiche di tutti i Municipi".
Uno sforzo che però evidentemente non ha convinto l'opposizione: "Mentre il sindaco Gualtieri è intento ad organizzare concerti e festicciole varie - affermano i consiglieri di FdI Federico Rocca e Rachele Mussolini - in città rifiuti ovunque e raccolta inesistente. Una cartolina desolante che rischia di far inorridire gli ispettori di Expo 2030 attesi a breve. Il sindaco ha puntato tutto sul termovalorizzatore, che non vedrà la luce prima del 2026". Per Fabrizio Santori, capogruppo della Lega, "Ama registra l'ennesimo flop: a nulla sono serviti gli accordi per aumentare il personale nei festivi con bonus e premi di risultato".
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