E' dedicato alle romanze più belle,
per lo più inedite e comunque poco e sconosciute, di Franco
Alfano, camerista e compositore del primo Novecento, l'esordio
discografico dal vivo del soprano Anna Pirozzi. La cantante
napoletana, acclamata nei principali teatri d'opera italiani e
stranieri, presenterà in anteprima l'album ''Songs'' il 13
dicembre alle 19 (ingresso libero fino a esaurimento posti) al
Teatro dell' Opera di Roma, dove in questi giorni è impegnata
nelle repliche della messa in scena originale di Tosca, il
capolavoro pucciniano che il 9 dicembre l' ha vista debuttare
con grande successo sul palcoscenico del Costanzi. Il disco,
uscito da Resonus Classics, nasce dalla collaborazione in seno
alla Royal Opera House di Londra, dove Pirozzi è invitata
costantemente, con la pianista italiana Emma Abbate e Bozidar
Vukotic al violoncello. Il soprano è stata scelta con due tra i
più raffinati cameristi attivi in Inghilterra per questo
progetto che prosegue le indagini di Emma Abbate sulla vocalità
colta novecentesca, dopo i dischi dedicati a Ildebrando Pizzetti
e Mario Castelnuovo-Tedesco. "La lunga tradizione della romanza
da camera è stata in parte oscurata dal grande successo
dell'opera - spiega Abbate -. Franco Alfano ne è un classico
esempio: nonostante il suo nome sia legato principalmente al
completamento di Turandot di Puccini, oltre a una dozzina di
opere scritte da lui stesso, è stato anche autore di
composizioni da camera e di liriche di altissimo livello. Quando
ho incontrato Anna, ho subito capito quanto la sua voce, dotata
al contempo di potenza drammatica e di delicatezza, fosse
perfetta per raffigurare i temi di queste liriche''.
Anna Pirozzi, reduce dai trionfi internazionali di Medea per
il centenario di Maria Callas e dal recente debutto nel ruolo di
Elisabetta nel Don Carlo di Verdi, racconta: "Mi sono sentita
onorata e spaventata quando Emma mi ha proposto il progetto. La
sfida era troppo attraente e mi ci sono buttata con tutta
l'anima. Adoro la musica da camera e queste delicate romanze mi
consentono di esaltare le sfumature più delicate della mia voce,
che spesso vengono meno notate quando si ha fama di soprano
drammatico e di belcantista''.
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