"Chiediamo giustizia per Luca
Attanasio e per gli uomini della scorta Vittorio Iacovacci e
Mustapha Milambo. Il Governo ha ancora l'occasione di
costituirsi parte civile, dando prova così di avere davvero a
cuore un Servitore dello Stato e un grande sostenitore della
promozione umana e della solidarietà tra i popoli." Lo afferma,
in una nota, il presidente nazionale delle Acli, Emiliano
Manfredonia, in in vista della quinta ed ultima udienza
preliminare del processo che vede imputati due funzionari del
Programma Alimentare Mondiale per non aver riconosciuta
un'adeguata protezione e scorta all'ambasciatore Luca Attanasio
che, il 22 febbraio 2021, stava attraversando, per una missione,
una zona del Congo considerata molto pericolosa. Nell'occasione
le Acli il 22 dicembre saranno presenti al presidio davanti al
Tribunale di Roma in piazzale Clodio proprio per chiedere verità
e giustizia e ribadire la richiesta al Governo italiano di
costituirsi parte civile al processo.
"Se al processo il Gup riconoscerà l'immunità ai due imputati,
come richiesto dagli avvocati di parte, il processo sarà
archiviato con il rischio che non si sappia più nulla
sull'omicidio di Luca Attanasio e gli uomini della scorta. Il
cammino per la verità è un impegno concreto per tutti noi, - ha
concluso Manfredonia - soprattutto in questo periodo dove si
perpetuano violenze in varie parti del mondo, nascoste dalla
voragine della guerra: nessun atto, nessuna violenza sarà mai
dimenticata e la giustizia, presto o tardi, deve arrivare".
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