Si è risolta positivamente, dopo mesi
di mobilitazione e preoccupazione, la lunga vertenza dei circa
sessanta lavoratori della Port Authority Security, la società
'in house' che assicura da dieci anni i servizi di vigilanza nel
porto di Civitavecchia - uno dei principali terminal
croceristici del Mediterraneo - e in quello di Gaeta e di
Fiumicino. Il presidente dell'Autorità di sistema portuale del
Mar Tirreno centro settentrionale, Pino Musolino, ha infatti
firmato il decreto con il quale per il triennio 2024-2026 la
sicurezza sussidiaria degli scali viene affidata ancora alla Pas
scongiurando così il rischio che il servizio venisse appaltato a
privati, con temute ricadute negative in termini occupazionali e
retributivi. Uno scenario contrastato dai lavoratori Pas,
insieme ai sindacati, in un percorso nel quale hanno avuto a
fianco l'amministrazione comunale di Civitavecchia, la
cittadinanza e le forze politiche consapevoli che
l'esternalizzazione avrebbe finito per aumentare la precarietà
di un tessuto sociale già fragile.
"E' un segnale forte che questa Autorità di sistema portuale
ha dato e portato avanti con razionalità, non solo per i
lavoratori della Pas che oggi festeggiano, ma per tutto il
settore della vigilanza privata", sottolinea Damiano Crocicchia
della Rsa Cgil di Pas. "Civitavecchia ha detto 'no grazie' alla
svendita al privato di un bene che funziona e che non è in
debito con lo Stato. La Cgil - prosegue il sindacalista - è con
i lavoratori, per i diritti, e anche per i doveri che una buona
amministrazione deve avere nei confronti di chi presta servizio
per la collettività: quando si dimostra di ragionare per la
crescita e il bene del territorio, noi ci faremo sempre trovare
in prima linea".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA