La Galleria nazionale d'arte moderna
e contemporanea di Roma proroga di due mesi la mostra Il Tempo
del Futurismo. Premiata dal pubblico con oltre 80.000
visitatori, la mostra sarà prorogata fino al 27 aprile.
Con la proroga la Gnam presenta anche nuovi capolavori in
mostra: lo studio de La città
che sale di Umberto Boccioni del 1910, Ritmi di oggetti di Carlo
Carrà del 1911 e Profumo di Luigi
Russolo del 1910, provenienti dalla Pinacoteca di Brera e dal
Mart di Rovereto.
Si tratta di opere "di fondamentale importanza che si aggiungono
eccezionalmente alla ricchissima selezione di opere esposte"
commenta la Gnam che ringrazia quindi i musei italiani e
stranieri, tra cui il MoMA, il Metropolitan Museum di New York,
il
Philadelphia Museum of Art, la Estorick Collection di Londra e
il Kunstmuseum Den Haag de L'Aia,
e la quasi totalità dei prestatori che hanno reso possibile la
proroga.
Anche il catalogo edito da Treccani ed esaurito è stato
ristampato e quindi è nuovamente disponibile.
La mostra celebra l'ottantesimo anniversario dalla scomparsa
del fondatore del Futurismo, Filippo
Tommaso Marinetti, avvenuta il 2 dicembre 1944, esponendo circa
350 opere d'arte oltre a
centocinquanta oggetti, tra cui arredi, film, libri e manifesti,
insieme con un idrovolante, automobili,
motociclette e strumenti scientifici d'epoca, con un'attenzione
particolare alla matrice letteraria del
movimento marinettiano.
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