"Nel Lazio il valore regionale della
spesa sanitaria pro-capite del 2023 è pari a 852 euro, mentre la
media nazionale è di 730 euro. E sempre nel 2023 è il 10,5% dei
cittadini della regione ad aver rinunciato alle cure, a fronte
di una media nazionale del 7,6 %". È quanto emerge dal rapporto
della Fondazione Gimbe sulla spesa sanitaria privata nel 2023 in
Italia, che analizza il peso economico crescente sostenuto dalle
famiglie e le criticità del sistema della sanità integrativa.
Per la media della spesa a famiglia invece, nel report emerge
che "nel 2023 la spesa media nazionale per la salute è pari a €
1.414,08 a famiglia, con significative variazioni regionali: dai
€ 998 della Sardegna ai 1.852,2 euro del Lazio, un valore quasi
doppio". "Secondo il report presentato oggi, al Cnel, da Gimbe
sulla spesa sanitaria privata 2023, il Lazio purtroppo detiene
due tristi primati: il primo è la regione italiana con la più
alta spesa privata per la salute delle famiglie, pari a oltre
1852 euro, il secondo, con il 10,5% delle famiglie che hanno
rinunciato alle cure, oltre tre punti sopra la media italiana.
Dati in netto peggioramento rispetto agli anni precedenti",
afferma il consigliere regionale e responsabile Welfare di
Azione, Alessio D'Amato. "Questo significa che stanno aumentando
le disuguaglianze, chi è in difficoltà economiche rinuncia alle
cure, mentre chi ha capacità economiche fugge dal sistema
pubblico, aumentando così la spesa completamente privata -
aggiunge - Questa forbice è aumentata durante il governo del
centrodestra, sia per il sottofinanziamento del Fondo sanitario
nazionale, che ha raggiunto il livello più basso negli ultimi 10
anni, sia per lo spostamento, a livello regionale, verso
prestazioni totalmente private - precisa - Ritengo utile che si
ragioni attorno a un vincolo costituzionale di finanziamento che
garantisca i livelli essenziali di assistenza, se vogliamo
rispettare davvero l'articolo 32 della Costituzione".
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