"L'ho aiutato a pulire casa, a cancellare le tracce di tutto quel sangue". La madre di Mark Antony Samson, il 23enne che ha ucciso a coltellate Ilaria Sula, ha confessato, in un interrogatorio di oltre tre ore in Questura, di avere avuto un ruolo "attivo" nelle fasi successive al delitto. Per lei, Nors Man Lapaz, è stata quindi formalizzata la pensante accusa di concorso nell'occultamento del cadavere.
Nell'ordinanza il gip afferma che Samson "ha agito con freddezza e insensibilità": la giovane è stata aggredita "in modo brutale" da parte di una persona "di cui lei si fidava". Come ammesso dallo stesso 23enne, nelle ore successive al fermo, la mamma era in casa al momento dell'aggressione, nel momento in cui il ragazzo ha ucciso con almeno tre fendenti la studentessa con cui aveva avuto una breve relazione sentimentale.
Ha chiesto "giustizia" la famiglia di Ilaria Sula e lo ha fatto per bocca del padre Flamur al termine del funerale celebrato a Terni. "Deve marcire in carcere" ha affermato riferendosi a chi l'ha uccisa. "Abbiamo salutato per l'ultima volta mia figlia Ilaria che ora sta su in cielo" ha detto ancora il padre. "Non meritava questa fine perché era veramente una figlia d'oro, un angelo" ha aggiunto. Per poi ringraziare "tutta la polizia". "Una ragazza d'oro, ci sono poche parole. Parlano tutte le persone che sono venute" ha ribadito il fratello Leon con i giornalisti.
"Proporrò agli organi dell'ateneo di intitolare i nuovi spazi di studio de La Sapienza ad Ilaria Sula". A dirlo all'ANSA è Antonella Polimeni, la rettrice della Sapienza, l'università dove la ragazza studiava. "E' partita la convocazione degli organi di ateneo in questi minuti - fa sapere la rettrice - e proporrò di intitolare la prossima settimana i nuovi spazi di studio, molto belli, appena ristrutturati, alla memoria di Ilaria. E' un modo, oltre che per ricordarla, per non perdere la memoria di fonte a questo ennesimo femminicidio".
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