Il Tar del Lazio ha annullato i rincari 'giubilari' delle tariffe per i bus turistici che entrano nel centro della Capitale, una misura che il sindaco Roberto Gualtieri, nella sua veste di commissario, aveva varato per decongestionare gli stalli del centro storico. I giudici amministrativi però hanno dato ragione agli operatori dei pullman che avevano presentato ricorso, non tanto nel merito quanto nel metodo: il potere di modificare il regolamento delle tariffe spetta all' amministrazione comunale 'ordinaria' e non al commissario al Giubileo. Tutto annullato, quindi: si torna al tariffario ordinario. Per la gioia di chi da domani tornerà a varcare in pullman le Mura Aureliane e per la disdetta di chi l'ha fatto fino a ieri. Questa contraddizione, però, secondo le intenzioni del sindaco, durerà poco: "La sentenza - il commento di Gualtieri - mi pare faccia dei rilievi solo tecnico-formali. Rimedieremo: saremo in grado di ripristinare il funzionamento del sistema. Faremo ricorso, ma stiamo studiando la soluzione tecnica più idonea per ripristinare nel più breve tempo possibile una misura giusta e positiva per la città".
Il provvedimento di Gualtieri partiva da una serie di dati: nel 2023 in città erano entrati quasi 110mila pullman, di cui l'87,8% nel centro storico; solo nei primi mesi del 2024 si contavano già 51mila ingressi, di cui in centro l'88,4%. Troppi, dunque. La mossa "non proibizionista ma disincentivante" (le parole dell'assessore alla Mobilità Eugenio Patanè) fu quella di disporre nel periodo tra il 24 dicembre 2024 e il 6 gennaio 2026 di triplicare la tariffa dei parcheggi del centro (+200%) e contestualmente ridurre del 27% quella dei parcheggi più periferici, fornendo però ai passeggeri un biglietto giornaliero del Tpl a 1 euro contro gli ordinari 7. A dicembre, dopo le prime proteste degli operatori, Gualtieri firmò un'altra ordinanza che applicava alle tariffe giubilari uno sconto del 30% per le comitive di pellegrini riconosciute dalle Curie, ed esenzioni dai rincari per le gite scolastiche fino alle medie e per i pullman con disabili in carrozzina.
"Il nuovo sistema tariffario stava funzionando alla perfezione - dice oggi il sindaco - perché ci ha consentito di raggiungere lo scopo che ci prefiggevamo: abbiamo avuto una riduzione dei bus turistici in centro del 40% e un aumento dell'uso dei parcheggi di scambio nelle aree più periferiche del 74%. Quindi meno traffico, meno inquinamento, meno congestione". In attesa del ricorso e della soluzione tecnica che possa riportare il tariffario in vigore (una riformulazione del provvedimento 'ordinaria' e non 'commissariale'?), al momento fa però fede il vecchio listino, riportato in vigore dal Tar.
FdI, che fin dal primo momento aveva contestato il provvedimento, ora esulta: "Avevo evidenziato - dice il consigliere capitolino Federico Rocca - che il decreto di attribuzione dei poteri commissariali non concedeva al sindaco la competenza di rivedere le tariffe, poiché esse furono stabilite con una delibera dell'Assemblea Capitolina: il commissario non può esautorare l'Aula". Commenta Marco Perissa, deputato e segretario romano di FdI: "L'amministrazione targata Pd, invece di pianificare seriamente infrastrutture e mobilità alternativa in vista del Giubileo, ha scelto ancora una volta di colpire chi lavora per fare cassa".
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