Raffinata belcantista, soprano di
grande espressività acclamato in Italia e all'estero, Rosa Feola
è ospite per la prima volta dell'Accademia Filarmonica Romana il
10 aprile al Teatro Argentina, accompagnata al pianoforte da
Fabio Centanni in un recital dedicato alla musica vocale da
camera dell'Ottocento, spaziando fra Rossini, Donizetti, Verdi,
Liszt e Ponchielli. In programma anche un omaggio a Ciro
Pinsuti, compositore oggi di raro ascolto ma all'epoca molto
noto.
La romanza da salotto per voce e pianoforte, repertorio che
attraversa tutto l'Ottocento italiano, è una composizione a uso
e consumo dei salotti borghesi, frequentati non solo da amatori
e dilettanti ma anche da celebri cantanti e compositori. Legata
al periodo d'oro dell'opera lirica viene composta dalle glorie
del melodramma italiano, da Rossini e Donizetti fino a Verdi.
Il recital si apre con la Regata veneziana di Rossini, un
ciclo di tre canzonette in dialetto veneziano scritte da
Francesco Maria Piave che racconta la regata dei gondolieri
dagli occhi di Anzoleta, che tifa per il suo amato Momolo, che
vincerà la regata. Poi, quattro romanze di Donizetti, La
gondoliera, La zingara, La sultana (dedicata al celebre soprano
Giulia Grisi), e La fidanzata.
Anche Verdi si cimentò con il genere, pubblicando nel 1845
una raccolta di sei romanze per canto e pianoforte edite di
nuovo nel 1890 da Ricordi. Per l'occasione, Rosa Feola esegue da
quest'album La zingara e Ad una stella. Del 1838 è Deh, pietoso,
oh Addolorata su testo dal Faust di Goethe. Unico autore non
italiano è Franz Liszt, di cui il soprano. interpreta i Tre
Sonetti del Petrarca, un omaggio all'Italia.
In conclusione due intonazioni del più celebre sonetto
dantesco, Tanto gentile e tanto onesta pare. Il primo composto
da Amilcare Ponchielli, nel 1865, il secondo da Ciro Pinsuti
(1828-1888), autore di circa trecento composizioni vocali da
camera tramandate in più di seicento edizioni pubblicate in
tutto il mondo.
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