'Cura sospesa' per i cittadini meno
abbienti grazie alle libere donazioni di chi una visita la può
pagare: accade a Roma, a Torrevecchia, dove in un
Poliambulatorio, le visite specialistiche possono essere gratis
per chi non può permettersele e si reggono solo sulle donazioni,
sia dei pazienti sia di chi vuole finanziare il progetto
dall'esterno.
Una formula di assistenza sanitaria che, oggi, ha raggiunto
quasi le 3mila visite al mese. È il Poliambulatorio
DiagnostiCare Onlus nato 14 anni fa da un'idea di due medici,
Stefano Gambioli e Gabriele Guerriero. "Lavorando nel settore
pubblico come medici di medicina generale - spiega Gambioli
raggiunto nella sua missione umanitaria in Madagascar - tutti i
giorni ci confrontavamo con le difficoltà della popolazione ad
accedere ai servizi sanitari. L'idea è stata quella di creare
una sanità alternativa, che si ponesse tra la sanità pubblica e
quella privata e offrisse a tutti la possibilità di accedere a
servizi sanitari importanti". Il primo macchinario acquistato,
ricorda Guerriero, fu un ecografo. Da subito c'è stato il lavoro
di coinvolgimento di altri colleghi. "Alcuni - dice Guerriero in
un docu-film sull'iniziativa - hanno subito accettato con
entusiamo, altri hanno creduto meno nel progetto. Ma dopo 14
anni siamo ancora qui sul territorio, senza fare pubblicità, e
abbiamo centuplicato le prestazioni. Siamo partiti con un medico
a settimana e oggi siamo tra i 50 e i 60 professionisti che ci
aiutano".
Sono 16 le specialistiche già attive: infermieristica,
oculistica, ortopedia, endocrinologia, cardiologia, ginecologia,
oncologia/senologia, otorinolaringoiatria, urologia/andrologia,
dermatologia, pneumologia, allergologia, gastroenterologia,
chirurgia generale/proctologia, diagnostica per immagini, Moc.
Disponibili a breve altri servizi di assistenza sanitaria come
neurologia, geriatria o pediatria.
Le prestazioni sono tutte a donazione. Ma si può donare a
prescindere dalle visite anche direttamente alla DiagnostiCare
Onlus ai contatti presenti sul suo sito web ufficiale.
Tra i progetti dell'associazione anche quello sui luoghi
cardioprotetti che ha riguardato per ora i comuni di Canale
Monterano, Manziana e Sora nel Lazio con tre defibrillatori a
testa e la formazione di 40 volontari per ogni comune. "Progetto
- dice Gambioli - replicabile in tutti i territori italiani". Il
medico romano è impegnato anche al Villaggio di Manazary, in
Madagascar, dove con un altro medico, Athos Gentile,
socio-fondatore e direttore sanitario della Onlus, ha dato vita
a un dispensario attivo tutto l'anno, con tre sale mediche, una
sala ricovero con quattro posti letti e una sala/postazione
odontoiatrica per piccoli interventi.
Su YouTube, al link
https://www.youtube.com/watch?v=eNY_pSOPPTI il racconto dei
protagonisti in questo viaggio tra salute e progetto umanitario.
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