L'ospedale Arnaldo Angelucci di
Subiaco ha un nuovo blocco operatorio, composto da tre sale
operatorie all'avanguardia, insieme con il mammografo, grazie al
quale sono state riattivate le attività di radiografia clinica
e screening interrotte da anni per la vetustà del macchinario. A
tagliare il nastro, questa mattina, è stato Francesco Rocca,
presidente della Regione Lazio, alla presenza del direttore
generale dell'Azienda sanitaria locale Roma 5 Silvia Cavalli,
del direttore regionale della direzione salute e integrazione
sociosanitaria Andrea Urbani, del sindaco facente funzioni di
Subiaco Emanuele Rocchi, e dei rappresentanti istituzionali del
territorio. Si è conclusa, così, l'ultima fase dell'investimento
di 3,6 milioni di euro sul nosocomio di Subiaco, stanziato dalla
giunta regionale per potenziare i pronto soccorso, i reparti e
le attrezzature degli ospedali in occasione del Giubileo.
"A Subiaco non abbiamo solo inaugurato una nuova sala
operatoria e un mammografo digitale: abbiamo dato forza a una
visione. Quella di una sanità pubblica che rimette al centro le
persone e i territori. Con un investimento di 1,5 milioni di
euro completiamo un blocco operatorio moderno ed efficiente. E
con l'arrivo del nuovo mammografo, chiudiamo finalmente una
lunga attesa", ha dichiarato il presidente Rocca. "Non ci
fermiamo qui: stiamo riaprendo la terapia intensiva dopo 10 anni
- ha aggiunto -. E con 40 milioni già investiti per oltre 960
assunzioni nella Asl Roma 5, rafforziamo ogni giorno la presenza
di medici, infermieri, operatori".
"Un pensiero speciale in questa giornata va a Domenico
Petrini, sindaco vero, uomo delle istituzioni e della comunità.
Il suo impegno per questo ospedale è stato concreto, costante,
determinato. A lui dedichiamo simbolicamente questo momento che
è un atto di restituzione ai cittadini della Valle dell'Aniene.
Perché non devono esistere ospedali di serie A e di serie B.
Esiste solo il diritto universale alla salute", ha sottolineato
il presidente . "Subiaco non è periferia. Subiaco è centro. Di
una sanità che funziona. Di un progetto che guarda avanti", ha
concluso Rocca.
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