La procura spezzina ha chiesto il
rinvio a giudizio per Marzia Corini, accusata di aver ucciso nel
settembre 2015 il fratello gravemente malato Marco Valerio
Corini, attraverso una sedazione. Alla base del gesto, per la
procura, la paura di essere estromessa dal testamento del in
favore della giovane compagna dell'avvocato. La Corini, medico
anestesista, è accusata di omicidio volontario e furto, per aver
sottratto il Mizadolam dal reparto di Rianimazione dell'ospedale
di Pisa, dove aveva accesso per i suoi trascorsi professionali,
mentre è caduta l'accusa iniziale di distruzione di testamento,
quello redatto dal fratello nel luglio 2015 e che la escludeva
dalla successione. Un reato, questo, attribuito dalla procura
solo a Giuliana Feliciani, avvocato ed ex collega dello studio
legale Corini, accusata anche di circonvenzione di incapace e,
in concorso proprio con la stessa Corini, di falso in
testamento, per la correzione delle ultime volontà
dell'avvocato. Anche per lei è stato chiesto il giudizio.
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