Confermato dalla Cassazione il divieto di espatrio per Marzia Corini, medico anestesista, accusata di aver ucciso con una dose di morfina il fratello Marco Valerio Corini di 53 anni, noto avvocato spezzino, malato terminale di cancro, praticatagli il 25 settembre 2015. Nello stesso giorno il legale aspettava l'arrivo del notaio nella sua villa in Val di Magra per cambiare il testamento in favore della sua giovane fidanzata poco più che ventenne, originaria delle Seychelles, che voleva sposare in punto di morte. Sembra che Corini, che ha difeso clienti come Gigi Buffon e dirigenti della polizia condannati per le violenze del G8 di Genova, volesse lasciare alla promessa sposa la maggior parte del suo patrimonio milionario. Per i supremi giudici, il Riesame ha adeguatamente motivato il divieto di espatrio facendo riferimento "alla piena consapevolezza e specifica volontà dell'indagata di provocare con non irrilevante anticipo la morte e non semplicemente praticarne la sedazione palliativa".
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