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Make Music not War, a Genova torna il Festival del Mediterraneo

Make Music not War, a Genova torna il Festival del Mediterraneo

A Genova. Musica e atmosfere anche da Ruanda e Yemen

GENOVA, 29 agosto 2023, 14:54

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Si intitola "Make music not war" la 32^ edizione del Festival del Mediterraneo, organizzato dall'associazione Echo Art di cui è direttore artistico e fondatore Davide Ferrari. Presentato stamani il nuovo cartellone. Jessica Nicolini (in rappresentanza della Regione) e da Barbara Grosso (in rappresentanza del Comune) hanno sottolineato l'importanza della manifestazione e il ruolo fondamentale della musica nella società. Ferrari ha ricordato le origini del Festival, ideato nel 1992 nell'ambito delle Colombiane come occasione di incontro fra le diverse realtà che si affacciano sul Mediterraneo e poi, nel tempo, allargato ad altri Paesi nell'ottica di una rete culturale e artistica sempre più ampia. "A oggi - ha detto Ferrari - sono 88 i Paesi che hanno portato la loro musica e le loro tradizioni al Festival. E quest'anno ospiteremo per la prima volta artisti del Ruanda e dello Yemen". Il nuovo cartellone prevede 11 appuntamenti a partire da venerdì prossimo e fino al 21 ottobre.
    L'inaugurazione venerdì alle 21 nel Chiostro del Museo Diocesano sarà affidata a "Elogio della caduta" una nuova produzione di Deos Danse Ensemble Opera Studio ed Echo Art ideato da Nicola Bucci, Giovanni Di Cicco e Davide Ferrari. Il femminile sarà celebrato nei due successivi appuntamenti: drammatica la testimonianza di Dorothée Munyaneza che porterà in scena, sabato il dolore delle donne stuprate nelle zone di guerra. Gioiosa, invece, la performance che domenica arriverà dal Camerun: "Azutuk" è il festoso suono dell'acqua e a proporlo sarà Loïs Zongo, accompagnata da voce e danze di Ashai Lombardo Arop e dalle percussioni di Lara Gardin, Benedetta Reuter e Veronica Sodini. Fra i successivi spettacoli si segnala il 9 settembre (Museo Chiossone) lo spettacolo "Kyoshindo", la disciplina delle arti marziali portate nel taiko, il tamburo tradizionale giapponese, il 15 settembre (Castello d'Albertis, ore 18) "Deriva mediterranea" dedicato ai bambini migranti e, infine, il 21 ottobre (Teatro dell'Arca presso il Carcere di Marassi) "Sconfinando" con Antonella Ruggiero e un gruppo ristretto della Banda di Piazza Caricamento.
   

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