Potrebbe evitare il carcere, dopo
la sentenza definitiva Roberto Paoloni, il comandante della
Jolly Nero che il 7 maggio 2013 si schiantò contro la Torre
piloti in porto a Genova causando la morte di nove persone. I
suoi legali, gli avvocato Romano Raimondo e Mario Iavicoli,
hanno presentato questa mattina una istanza alla Procura
generale e al tribunale di Sorveglianza. Ieri la Cassazione ha
respinto i ricorsi dei difensori, delle parti civili e
dell'Avvocatura dello stato e così le condanne sono diventate
definitive. Paoloni dovrà scontare 7 anni; il primo ufficiale
Lorenzo Repetto (avvocato Pasquale Tonani) 5 anni, mentre il
direttore dimacchia Gianfranco Giammoro (avvocato Paolo Costa) 4
anni. Quest'ultimo potrà chiedere la messa alla prova. Repetto,
invece, aspetta che la Procura generale emetta l'ordine di
carcerazione.
La richiesta di Paoloni è motivata dai problemi di salute
dell'ex comandante e dalla sua età, 73 anni. I magistrati
decideranno entro una settimana. Nei mesi scorsi, la corte
d'appello ha assolto tutti gli imputati del filone bis, quello
sulla collocazione e costruzione della torre. Inoltre, il
pubblico ministero Walter Cotugno ha chiuso le indagini per 15
persone per i presunti certificati irregolari sulle navi.
Secondo la procura, gli ispettori del Rina e alcuni della
Capitaneria di porto chiudevano un occhio sulle irregolarità
riscontrate sulle navi consentendone la navigazione.
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