Quarantacinque anni di Genoa
raccontati con gli occhi del cronista. Storie, aneddoti e
curiosità sul club più antico d'Italia "in un grande romanzo
popolare" come lo ha definito l'autore, il giornalista Gessi
Adamoli, firma prima de Il Lavoro e poi di Repubblica Genova.
"Il mio Genoa" (oltre 400 pagine, Galata Edizioni), racconta
in parallelo ricordi e storia, dal 1978 al 2023, della carriera
del cronista Adamoli e del Grifone, ricchi di promozioni,
retrocessioni, successi e momenti difficili.
"Il libro parte da quando risorge come cooperativa lo storico
quotidiano 'Il Lavoro' e c'è una redazione giovane con Alfredo
Marchesini capo, Zerbini caporedattore e Cesare Lanza direttore.
Io giovane cronista vengo mandato a Sant'Olcese dove si allenava
il Genoa dell'epoca da Lanza che mi dice 'bisogna "pesare"
Musiello', l'attaccante che aveva preso la maglia numero 9 che
era stata di Pruzzo. Avevamo già pronto il titolo " Il
centravanti alla Pastasciutta".
La presentazione si è svolta al Museo del Genoa con genoani
storici come Claudio Onofri, Aldo Spinelli e, per il club
attuale, Michele Sbravati, Marco Rossi e Flavio Ricciardella.
"La storia arriva al 2023 con una narrazione leggera da romanzo
popolare - dice Adamoli - perché il calcio deve essere anche
leggerezza. E corre sul filo della nostalgia passando da trionfi
come Anfield a tanti psicodrammi che hanno caratterizzato le
vicende rossoblù". La prefazione è di Gian Piero Gasperini che
mercoledì 15 novembre sarà presente alla presentazione al
pubblico che si terrà presso i Giardini Luzzati.
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