"Il bilancio dei rincari dei biglietti ferroviari per i turisti alle Cinque Terre è già positivo, lo dico contando i visitatori al castello di Vernazza: venerdì santo sono entrate 1.480 persone, sabato 1.500, domenica di pasqua oltre 1.400, a pasquetta 700 nonostante il maltempo, insomma i numeri degli arrivi mi fanno stare tranquillo sul futuro". Così il sindaco di Vernazza Francesco Villa commenta le polemiche per l'entrata in vigore delle nuove tariffe ferroviarie alle Cinque Terre, più care per i turisti e meno per i residenti, con gli abbonamenti gratuiti su tutta la rete ferroviaria regionale per gli studenti sotto i 19 anni e scontati al 50% tra 20 e 26 anni.
"Chi protestava contro l'overtourism alle Cinque Terre oggi protesta contro la Regione Liguria che ha preso dei provvedimenti, - afferma Villa - grazie ai quali i residenti alle Cinque Terre oggi fanno degli abbonamenti ferroviari 'regalati' Levanto-La Spezia a 100 euro all'anno, a Vernazza ci sono intere famiglie che li hanno fatti, sono molti vantaggiosi per i residenti alle Cinque Terre e nell'intera Liguria visto che gli studenti sotto i 19 anni viaggiano gratis".
"È vero aumentano le tariffe dei treni per i turisti, però quando i bar hanno aumentato il caffè da un euro a 1.20 nessuno ha protestato, - continua il sindaco - l'hanno bevuto tutti, così come quando il gelato è passato da 2.50 a 3 euro, viviamo in un paese di commercianti che non ci pensano due volte ad aumentare i prezzi e adesso fanno tanto baccano contro Toti? Vernazza oggi è piena di gente, c'è una parte che protesta, credo sia un po' politicizzata, siamo in democrazia, il sindaco di Monterosso dall'inizio sta combattendo aspramente non contro l'aumento delle tariffe ma per un discorso politico contro la Regione".
Protesta contro rincari dei treni per turisti alle Cinque Terre
Giornata di protesta alla Spezia degli operatori turistici delle Cinque Terre contro l'aumento delle tariffe ferroviarie. Almeno un centinaio di persone si è data appuntamento davanti al museo Amedeo Lia dove il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti era atteso in mattinata per un evento. Striscioni, fischietti e la richiesta al governatore di scendere per un confronto. 'Le Cinque Terre non sono in vendita', 'il trasporto pubblico è un diritto', 'non siamo il bancomat della Regione' si legge sui cartelli mostrati dai manifestanti. "Le Cinque Terre sono di tutti, non di Toti", è uno degli slogan scanditi in piazza. È attesa per una visita in città anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè.
Toti, 'tariffe Cinque Terre Express valorizzano il turismo'
"Le proteste sono sempre legittime e spunti di riflessione, ma in questo Paese bisogna levarsi la paura di valorizzare il prodotto turistico, la qualità si paga in tutto il mondo". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine di una conferenza stampa alla Spezia replica alla protesta degli operatori turistici delle Cinque Terre contro l'aumento delle tariffe ferroviarie del Cinque Terre Express. "Bisogna uscire dall'idea che ogni mezzo pubblico debba costare uguale ai cittadini italiani e a un turista che lo usa tre giorni all'anno - afferma Toti -. I treni delle Cinque Terre li hanno pagati i cittadini liguri con le tasse. Questa scelta deve essere vista dal mondo dell'impresa come una risorsa e non come una difficoltà. Non produrremo mai il vino della California e non dobbiamo avere paura di farlo pagare di più. I francesi esportano meno vino di noi e guadagnano un terzo in più con una politica del prezzo di un certo tipo. Vedremo i numeri e controlleremo i flussi: se sbagliamo, cambieremo; se sbagliano gli altri, vorremmo sentire delle ammissioni".
Orlando "per Toti turismo fa rima con classismo"
"La linea di Toti sul turismo è chiara: chi ha i soldi può viaggiare, gli altri a casa. Per Toti turismo fa rima con classismo. Le 5 terre non sono un bancomat e la bellezza è di tutti". Lo scrive sui social il deputato Pd Andrea Orlando commentando le nuove tariffe ferroviarie decise per le Cinque Terre.
Lista Toti, "Orlando non sa di biglietti, visto che non li paga"
("Si vede che Orlando, parlamentare di lunghissima data, ha poca dimestichezza con le tariffe di viaggio, essendone esentato. I traghetti per le isole, la compagnia aerea di bandiera, le altre compagnie low cost e non, le funivie in montagna, i vaporetti, i treni in gran parte del mondo, specie quelli a vocazione turistica, il noleggio di automobili: tutti questi mezzi adottano politiche tariffarie variabili a seconda della stagione, dei flussi turistici, della modalità di acquisto del ticket. Saranno tutti suprematisti, classisti, dediti alla sopraffazione del viaggiatore? Oppure semplicemente applicano politiche tariffarie coerenti con la domanda e l'offerta (concetto sconosciuto al marxismo, a parziale scusante di Orlando)?". Così la Lista Toti risponde alle affermazioni di Andrea Orlando. "Il servizio pubblico regionale per le Cinque Terre non è aumentato di un euro, anzi è diminuito - si legge nella nota -. Nessun ligure paga un euro in più sui treni nuovi che Regione ha comprato. Qualcuno nel Pd dovrebbe spiegarci perché dovremmo fare servizio pubblico pagato dai Liguri anche per americani, giapponesi, cinesi, tedeschi che poi magari spendono 400 euro per dormire e 100 per una cena. Possono benissimo spenderne 10 per il treno senza pesare sul trasporto pubblico regionale"
Natale "nuove tariffe non risolvono overtourism"
"Le folli tariffe ferroviarie decise dalla giunta Toti sono una grave minaccia per il modello Cinque Terre. Non risolvono il problema dell'overtourism ma in compenso spostano ricchezza dalla disponibilità degli imprenditori turistici locali e del Parco nazionale al gestore dei treni. Non ci sorprende il fatto che centinaia di famiglie abbiano già presentato rimostranze di fronte all'ipotesi di spendere cento euro per potersi spostare tra borghi che distano una manciata di chilometri l'uno dall'altro. Al primo ponte stagionale siamo di fronte a un danno d'immagine internazionale di dimensioni catastrofiche". Così il consigliere regionale del Pd Davide Natale commentando la manifestazione contro le nuove tariffe alle Cinque Terre. "Meno potere d'acquisto per i visitatori significa immediato danno economico alle attività turistiche - scrive Natale -. La contrazione nella vendita delle Cinque Terre Card determinerà, in un secondo tempo, tagli sui servizi forniti dal Parco stesso, a partire dalla manutenzione del territorio. E' un disastro che penalizza anche i territori vicini. Toti prenda atto del fallimento e ritorni sui propri passi e la smetta di ripetere che questo sarebbe il prezzo da pagare per far viaggiare gratis i giovani. Regioni come l'Emilia Romagna lo fanno da anni senza aver bisogno di utilizzare la loro più famosa tratta turistica come un bancomat. Forse però da quelle parti non si utilizzano le risorse per finanziare un mortaio gonfiabile da piazzare a Milano". Secondo Natale "Toti continua a trincerarsi nelle sue convinzioni e riunito in convegno con la ministra Santanché, per sancire un accordo con i territori limitrofi, si rifiuta di ascoltare e ricevere cittadini e operatori turistici a cui va tutta la nostra solidarietà. Sono sicuro che Toti non ha detto ai suoi amici della Lunigiana e della Garfagnana che quelle tariffe folli, senza nessun criterio, dovranno pagarle anche i cittadini delle province di Lucca e Massa Carrara e i turisti che frequenteranno quei territori".
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