"I nuovi contratti di lavoro
stipulati in Liguria nel primo semestre del 2024 sono calati di
4.246 unità rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
passando da 122.472 a 118.226, tra i nuovi assunti l'88,3% sono
precari, mentre solo l'11,7% viene assunto a tempo
indeterminato". Il calo dei nuovi assunti in Liguria nel primo
semestre 2024 è stato del 3,5%. Sono i dati diffusi dal
segretario generale della Cgil Liguria Maurizio Calà a Genova
durante l'incontro 'Le sfide del lavoro' concluso dal segretario
generale della Cgil Maurizio Landini.
"Rispetto alla qualità del lavoro i dati sul precariato
indicano come ormai in Liguria le assunzioni avvengano quasi
esclusivamente con forme di contratti precari - dichiara Calà -.
Il fenomeno, insieme al nanismo delle imprese liguri, su oltre
133mila aziende attive, il 96% è sotto i 10 dipendenti, ne
trascina un secondo altrettanto grave riferito al reddito:
mediamente un dipendente ligure ha una retribuzione inferiore di
4 mila euro rispetto ad un lavoratore del nord ovest, 26.707
euro contro 30.681".
L'analisi della Cgil segnala che in Liguria sono quasi
267.066 le persone a rischio povertà, pari al 17,7%, un dato
sopra alla media del nord ovest al 13,5%. "Dalle ispezioni
dell'Ispettorato del lavoro e delle Asl la Liguria conferma un
primato negativo visto che registra un tasso di irregolarità
molto alto del 75,4% nel 2023, superiore sia alla media del nord
ovest al 68,9% sia a quello nazionale al 69,8% ed in aumento
rispetto al 71,7% del 2022. - rimarca il sindacato - Nonostante
questa condizione nel 2023 il numero delle ispezioni sul lavoro
e la legislazione sociale sono state una inezia: l'1,1% del
totale pari a 1.529 controlli su 133.391 imprese attive, quindi
con una probabilità di ispezione prossima allo zero".
Infine la Cgil denuncia una "questione demografica" in
Liguria. "Si è fatto finta di non sapere che la Liguria ha dei
primati complessi - commenta Calà -. Già oggi per esempio
abbiamo il 29% di popolazione over 65, dato che il resto del
Paese non raggiungerà nemmeno nel 2031, quando gli over 65 si
stimano essere il 27,7% della popolazione. La popolazione ligure
già oggi ha una età media di 49,5 anni, mentre quella del nord
ovest arriverà a 47 solo nel 2043: siamo vent'anni avanti ma in
peggio".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA