"Il decentramento nato per
avvicinare la gestione amministrativa ai bisogni dei territori,
grazie alla revisione operata dal centrodestra ha avuto a Genova
un effetto opposto, ha indebolito i Municipi, impedendo loro di
rispondere prontamente alle esigenze delle cittadine e dei
cittadini. La centralizzazione delle risorse e la gestione unica
dei problemi locali hanno limitato l'efficacia dei Municipi,
rendendo difficoltosa la gestione quotidiana di temi cruciali
come le manutenzioni ordinarie, i trasporti e la sicurezza con
interventi che si perdono nei meandri della burocrazia centrale
e territori costretti ad aspettare risposte che non arrivano
mai". A denunciarlo è Rossella D'Acqui, candidata sindaco per la
coalizione di centrosinistra in quota Linea Condivisa, che in
una nota propone un vero decentramento spinto, non più
rimandabile.
"Banalmente basta pensare alla richiesta di un Municipio di
sistemare marciapiedi in pessime condizioni. Con il modello
attuale, la richiesta viene inviata al Comune che, insieme alle
altre istanze provenienti dagli altri otto Municipi, prepara un
elenco di priorità. I lavori, quindi, vengono programmati con
tempi di attesa lunghissimi, a volte indeterminati - denuncia -.
Questa procedura riguarda anche questioni come l'edilizia
scolastica o la cura delle strade. Questa amministrazione ha
tradito lo spirito del decentramento, accentrando il potere
invece di completare il percorso che avrebbe dovuto rendere i
Municipi più autonomi e vicini alle cittadine e ai cittadini. Il
risultato è sotto gli occhi di tutti: decisioni rallentate,
interventi che si perdono nei meandri della burocrazia centrale
e territori costretti ad aspettare risposte che non arrivano
mai".
"Il decentramento non deve essere una semplice parola, ma una
realtà concreta. Genova ha bisogno di un nuovo modello con un
regolamento che stabilisca una volta per tutte il ruolo centrale
dei Municipi nella gestione della città. È necessario restituire
loro una maggiore autonomia operativa e una gestione equa delle
risorse. Solo con una riorganizzazione che fornisca maggiori
risorse, responsabilità e poteri e con un reale decentramento
amministrativo sarà possibile affrontare in modo tempestivo le
problematiche locali, migliorando la qualità della vita per i
cittadini" dice ancora Rossella D'Acqui.
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