Il Pd sta sondando gli alleati
della coalizione di centrosinistra sul nome di Silvia Salis come
candidata sindaca alle comunali e al momento l'ipotesi non
avrebbe trovato particolari ostacoli o veti, cosa che invece si
era manifestata con altri possibili candidati.
Contemporaneamente il partito starebbe cercando di raccogliere
gli umori della base, colta alla sprovvista dalla notizia che
vede la vicepresidente vicaria del Coni e campionessa di lancio
del martello incarnare il nome civico di rilievo tanto cercato
nelle passate settimane. Ma quello che emerge è che la mossa a
sorpresa celi contatti tra il Pd e Silvia Salis in atto già da
tempo. Non solo, Salis stessa avrebbe manifestato l'interesse a
scendere in campo. Quarant'anni, due olimpiadi all'attivo,
dirigente sportiva dal 2016, sposata con il regista Fausto
Brizzi, è cresciuta in una "famiglia di sinistra" - legatissima
al padre Eugenio, custode storico di Villa Gentile, scomparso
pochi giorni fa - anche se in queste ore i "detrattori" ne
evidenziano i rapporti istituzionali avuti negli ultimi anni con
il centrodestra di Bucci e Toti. La figura di Salis, tuttavia, è
considerata vincente all'interno del Pd in maniera trasversale
alle correnti che in questi mesi hanno dilaniato il partito. Non
sono del tutto escluse le piste che portano a esponenti dem come
Federico Romeo o Luca Pastorino ma al momento il lavoro nel
campo largo si concentra sulla ex atleta.
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