La Procura Europea ha notificato
all'ex presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar
Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini l'atto di proroga
delle indagini sulla gara poi divenuta una procedura negoziata -
viziata secondo Anac da numerose irregolarità amministrative e
penali - per costruire la nuova diga foranea del porto di
Genova. Lo riporta l'edizione locale de 'la Repubblica'
spiegando che "i reati contestati, a vario titolo, sono
turbativa d'asta, falso e malversazione, accusa, quest'ultima,
che comporta il coinvolgimento non solo di amministratori
pubblici ma anche di privati".
Coinvolto nell'inchiesta per corruzione in Liguria Signorini
è stato arrestato il 7 maggio 2024 e ha patteggiato una pena di
tre anni e cinque mesi per corruzione, ha patteggiato così come
l'imprenditore portuale Aldo Spinelli e l'ex presidente della
Regione Liguria Giovanni Toti, che è uno dei soggetti sui quali
"la Procura Europea sta svolgendo approfonditi accertamenti".
"Il 28 settembre 2021, Toti in una telefonata intercettata,
annunciava ad Aldo Spinelli che a vincere l'appalto da un
miliardo e 300 milioni, finanziato dal Piano nazionale
investimenti complementare al Pnrr, sarebbero stati Salini
(Pietro, ad di Webuild) e Fincantieri, Fincosit e Sidra -
riferisce 'la Repubblica' -. Doti divinatorie visto che la gara
per l'aggiudicazione sarebbe stata avviata solo il primo giugno
del 2022, mentre il vincitore, il Consorzio Breakwater formato
dalle quattro imprese, sarebbe stato proclamato il 12 ottobre".
La Procura Europea si muove sulla base di un dossier
dell'Anac che nell'estate del 2023 sottolineò in uno degli atti
poi confluiti nella delibera definitiva del marzo 2024, la
"singolarità della procedura di affidamento seguita
dall'Autorità portuale". Dopo l'avviso esplorativo arrivarono
due manifestazioni di interesse dei consorzi Eteria e
Breakwater-Webuild. All'invito a depositare le offerte, nel
giugno 2022, non si presentò nessuno a causa dell'aumento dei
costi delle materie prime dopo lo scoppio della guerra in
Ucraina. Secondo Anac a quel punto si sarebbe dovuta "indire una
nuova procedura con nuovo avviso esplorativo". Invece,
l'Autorità portuale avviò una trattativa negoziata che "potrebbe
aver ristretto la concorrenza considerato che i prezzi sono
stati rinegoziati con Webuild e Eteria, si rileva il mancato
rispetto del principio di par condicio".
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