"Telefonata al Cup con oltre 10
minuti di attesa (a pagamento!) ad ascoltare la consueta vocina
registrata che ci invita a non riagganciare per non perdere la
priorità acquisita. Già alla sola parola "priorità" dovremmo
ridere a crepapelle... Ma non lo facciamo e, resilienti fino
alla fine, aspettiamo che qualcuno dall'altra parte ci dia
udienza. Poi, finalmente, ecco una voce vera, umana, quasi
amica, che si qualifica e ci chiede di che cosa abbiamo bisogno.
Noi: "Buongiorno, dovrei prenotare un'eco-mammella
monolaterale". Risposta: "Mi dispiace, in questo momento non c'è
nessun appuntamento disponibile. L'agenda è chiusa. Le consiglio
di richiamare: potrebbero esserci delle disdette oppure
potrebbero riaprire le agende". Lo denuncia in una nota il
capogruppo regionale ligure del M5S Stefano Giordano.
"Bucci aveva fatto precise promesse in campagna elettorale:
che fine ha fatto l'azzeramento delle liste d'attesa entro fine
2024? Promessa non solo disattesa - insieme all'azzeramento del
disavanzo sanitario - ma addirittura rinnegata con arrampicate
sugli specchi e accuse biliose all'opposizione. Che ora vengono
rivolte anche alla stampa, rea di non scrivere quel che lui
reputa giusto" dice Giordano.
"Alle liste che gridano vendetta, si somma la vergogna delle
agende chiuse. La paziente per la quale abbiamo chiamato il Cup
è una donna anziana. Lei, fortunatamente, non è sola perché ha
chi la sostiene. Ma quanti sono gli anziani soli in Liguria?
Quanti non possono contare su figli e nipoti? Quanti sono i
fragili senza un aiuto? Tanti, purtroppo. Chi non trova risposte
nella sanità che Bucci aveva giurato di risollevare, continua
come prima ad avere tre possibilità: la sanità privata, ammesso
che se la possa permettere; andare fuori regione, ammesso che
abbia i mezzi per farlo; non curarsi affatto, aspettare i tempi
impossibili della sanità ligure e incrociare le dita".
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