A un anno dalla sua scomparsa il
Comune di Monza ha deciso di assegnare una civica benemerenza
alla memoria dell'artista Ernesto Galimberti, nell'ambito del
'Giovannino d'oro', trentennale riconoscimento consegnato ogni
anno il 24 giugno, per San Giovanni, patrono della città.
"Artista e docente che per più di 60 anni ha sempre operato
a Monza, insegnante presso la scuola Paolo Borsa - spiega la
motivazione - Uomo di grande sensibilità artistica e umanità, ha
lavorato con generosità nel dare il suo contributo a diverse
iniziative sociali ed artistiche del territorio. Sua è l'opera
esposta al cimitero di San Fruttuoso dedicato alla memoria di
Lea Garofalo".
Artista dai molteplici interessi Galimberti è infatti
l'autore del monumento dedicato a Lea Garofalo, una testimone di
giustizia uccisa dalla 'ndrangheta a Monza nel 2009, e sistemato
nel cimitero del quartiere San Fruttuoso, dove la donna è
sepolta. Ma è conosciuto anche come il pittore dell'ambiguo,
perché proprio nell'ambiguità, con figure spesso dense di
allusioni e doppi sensi, Galimberti aveva trovato la sua cifra
pittorica. All'epoca, anni '70, fecero scandalo i suoi Generali
ambigui a riposo, figure di militari in reggicalze, in pose
oscene e trasudanti perversione, una condanna del godimento del
male. Riusciva a creare effetti sorprendenti anche con l'uso di
materiali diversi, cemento, filo, gesso, garze, carte.
Nato a Monza nel 1938, Galimberti non si era mai voluto
allontanare dalle sue strade. Era stato studente e poi
insegnante di Educazione visiva alla scuola di Pittura Paolo
Borsa del capoluogo brianzolo. E' morto nel luglio del 2022.
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