"Il mondo della musica classica,
della lirica, a volte è troppo orgoglioso, si dice che per
andare a sentire un concerto bisogna essere preparati, io penso
il contrario, ogni persona ha una sua corda nascosta e questo
progetto serve proprio a incontrare il pubblico dove si trova".
Lo ha detto il sovrintendente Dominique Meyer, presentando la
terza edizione di 'La Scala in città', la serie di eventi che
portano il teatro scaligero fuori dal suo palcoscenico per
aprirsi ad altri luoghi di Milano.
Quattro giorni, dal 9 al 20 luglio, con 14 spettacoli nei 9
municipi , con una novità nella prima giornata un porte aperte
alle Scala. "Un progetto che avevo in mente da quando sono
arrivato a Milano e finalmente si concretizza", ha spiegato
Meyer.
In programma composizioni dal 1600 ad oggi, al centro
l'opera. Gli spazi scelti comprendono luoghi già collaudati
nelle precedenti edizioni, come i Bagni Misteriosi, il Chiostro
del Conservatorio, lo Spirit di Milano, lo Spazio Mosso al
Trotter e posti mai utilizzati per l'evento, come il Castello
Sforzesco e il Giardino delle Culture. Protagonisti degli
spettacoli i musicisti della Filarmonica della Scala, il Coro,
diretto da Alberto Malazzi, e il Corpo di Ballo diretto da
Manuel Legris. "Sono sempre stato partecipe a questa idea di
Scala sempre più vicina alla città e la gioia più bella è
vedere lo stupore e l'emozione di chi si ritrova un mito come la
Scala sotto la propria abitazione - ha aggiunto l'assessore alla
cultura del Comune Tommaso Sacchi ricordando che la Scala in
città rientra nelle iniziative Milano e' Viva' - Ma soprattutto
la Scala si apre sempre più ai giovani e alle nuove generazioni
e a questo proposito ho accolto con grande entusiasmo il dato
che gli abbonamenti 2022 venduti agli over 35 sono stati
superiori a quelli degli over 65".
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